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Compliance fiscale 2025: l’Agenzia delle Entrate aumenta le comunicazioni per promuovere la regolarizzazione

20 Novembre, 2024

L’Agenzia delle Entrate, nel suo continuo impegno per promuovere l’adempimento spontaneo dei contribuenti, ha annunciato un piano di intensificazione delle comunicazioni per la Compliance Fiscale 2025. Quest’iniziativa, prevista dai commi 634-636 della Legge n. 190/2014, mira a inviare circa 3 milioni di lettere ai contribuenti italiani, con l’obiettivo di incentivare una maggiore compliance fiscale.

Introduzione e Panoramica

Il 2025 segna un punto di svolta per la strategia di compliance dell’Agenzia delle Entrate, con un significativo aumento delle lettere di avviso ai contribuenti. La finalità è quella di intervenire precocemente su eventuali irregolarità fiscali, facilitando così il processo di regolarizzazione da parte dei contribuenti stessi. Questo approccio preventivo consente di ridurre i contenziosi e le sanzioni, promuovendo una cultura di trasparenza e responsabilità fiscale.

Omesse Li.Pe. e Regolarizzazione nella Dichiarazione

Una delle aree di intervento riguarda le omesse Liquidazioni Periodiche IVA (Li.Pe.). L’Agenzia, in presenza di fatture elettroniche o corrispettivi telematici trasmessi, verificherà trimestralmente se il contribuente ha effettivamente registrato le operazioni attive. In caso di omissione, verrà inviata una lettera invitando il contribuente a regolarizzare la situazione nella dichiarazione IVA successiva. Questo processo non solo facilita la correzione spontanea delle irregolarità, ma permette anche di evitare sanzioni più gravose derivanti da controlli successivi.

Omessa o Infedele Dichiarazione da Parte delle Persone Fisiche

Un’altra area di attenzione sono le dichiarazioni dei redditi. L’Agenzia delle Entrate invierà comunicazioni per segnalare eventuali discrepanze o omissioni nelle dichiarazioni presentate dalle persone fisiche. Quest’azione mira a correggere tempestivamente gli errori, evitando che questi si trasformino in contenziosi fiscali. La possibilità di correggere autonomamente prima che l’Agenzia proceda con un accertamento ufficiale è un’opportunità preziosa per i contribuenti, riducendo le sanzioni e i costi associati.

Anomalie nella Dichiarazione dei Dati ISA

Il monitoraggio delle dichiarazioni per individuare incongruenze nei dati forniti attraverso gli Indicatori Sintetici di Affidabilità (ISA) è un altro punto focale. L’Agenzia inviterà i contribuenti a correggere eventuali errori rilevati, assicurando che i dati rispecchino fedelmente la situazione fiscale dell’impresa. Questo non solo aiuta a mantenere un alto livello di affidabilità fiscale, ma anche a prevenire eventuali accertamenti fiscali futuri.

Confronto tra Pagamenti Elettronici e Corrispettivi Dichiarati

Un’ulteriore area di controllo riguarda il confronto tra i pagamenti elettronici ricevuti dai titolari di partita IVA e i corrispettivi certificati o dichiarati. Eventuali anomalie saranno segnalate, invitando i contribuenti a chiarire o correggere le discrepanze. Questo processo è cruciale per combattere l’evasione fiscale, garantendo che i pagamenti elettronici siano correttamente registrati.

Altre Anomalie Riscontrate nelle Dichiarazioni

L’Agenzia delle Entrate invierà anche comunicazioni per altre irregolarità identificate attraverso l’analisi dei dati disponibili. Queste possono includere discrepanze in diverse sezioni delle dichiarazioni fiscali, non limitandosi alle aree precedentemente menzionate. L’obiettivo è quello di coprire tutte le potenziali fonti di inadempimento, promuovendo una compliance fiscale a 360 gradi.

Il Ruolo del Ravvedimento Operoso

È importante sottolineare che la ricezione di una lettera di compliance non preclude al contribuente la possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso per sanare le violazioni segnalate. Tuttavia, la notifica di un avviso bonario blocca questa chance, come stabilito dal comma 1-ter dell’art. 13 del D.Lgs n. 472/1997. Il ravvedimento operoso consente di correggere spontaneamente le irregolarità con sanzioni ridotte, incentivando ancora una volta l’adempimento fiscale volontario.

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