L’Agenzia delle Entrate, con comunicato del 2 maggio 2025, ha reso disponibile il software di compilazione delle Precalcolate ISA 2025, strumento tecnico-operativo indispensabile per l’adesione al concordato preventivo biennale disciplinato dal D.Lgs. 13/2024. La piattaforma informatica si configura quale infrastruttura digitale necessaria per l’acquisizione, l’elaborazione e la validazione dei dati propedeutici alla determinazione dell’affidabilità fiscale e alla quantificazione dell’impegno tributario per gli anni d’imposta 2025-2026.
Profili tecnico-normativi del sistema ISA
Il software implementa le disposizioni di cui all’art. 9-bis del D.L. 50/2017, come modificato dalla L. 205/2017, integrando i parametri valutativi degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale con le nuove metriche introdotte dal D.M. 28 dicembre 2024. La piattaforma elabora i dati storici mediante algoritmi conformi alla metodologia ISAE-12, considerando variabili economiche strutturali, congiunturali e territoriali secondo quanto previsto dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate prot. n. 245812/2024.
Il framework applicativo si articola su tre livelli computazionali:
- Data acquisition layer: acquisizione dei dati dichiarativi pregressi e correlazione con banche dati esterne (Anagrafe Tributaria, Registro Imprese, Catasto)
- Processing layer: elaborazione mediante algoritmi di machine learning per la determinazione del scoring di affidabilitÃ
- Validation layer: verifica di congruenza e coerenza dei dati mediante regole di business predefinite
Regime giuridico degli intermediari abilitati
La legittimazione all’utilizzo della piattaforma è riconosciuta agli intermediari di cui all’art. 3, comma 3, del D.P.R. 322/1998, previa autenticazione mediante SPID o CNS. Il Provvedimento n. 48732/2025 dell’Agenzia delle Entrate ha specificato che l’accesso è consentito esclusivamente per le posizioni delegate mediante procura speciale conforme al modello AGE-2/2025.
Gli intermediari operano secondo il principio di diligenza qualificata ex art. 1176, comma 2, c.c., assumendo responsabilità in ordine alla corretta acquisizione e trasmissione dei dati. La Circolare n. 7/E del 15 aprile 2025 ha chiarito che l’inadempimento degli obblighi informativi può configurare la fattispecie di cui all’art. 10-bis del D.Lgs. 471/1997, con conseguente applicazione delle sanzioni amministrative.
Presupposti soggettivi e oggettivi del concordato preventivo biennale
Il CPB, disciplinato dagli artt. 18-25 del D.Lgs. 13/2024, costituisce un istituto deflattivo del contenzioso tributario accessibile ai soggetti titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo che presentino un punteggio ISA non inferiore a 8 nell’ultimo periodo d’imposta. La Risoluzione n. 23/E del 2025 ha precisato che il computo del punteggio deve tenere conto degli eventuali correttivi anti-elusivi di cui all’Allegato 89 al D.M. 28 dicembre 2024.
L’adesione al concordato determina la cristallizzazione del debito tributario per i periodi 2025-2026, con conseguente inapplicabilità degli accertamenti ex art. 39 del D.P.R. 600/1973, fatte salve le ipotesi di dolo o colpa grave. La determinazione del reddito concordato avviene mediante l’applicazione di coefficienti tabellari differenziati per codice ATECO e area geografica, come definiti nell’Allegato 3 al D.M. 15 marzo 2025.
Implementazione operativa e criticità procedurali
L’operatività del sistema evidenzia alcune criticità interpretative connesse alla gestione delle posizioni caratterizzate da:
- Multiattività con codici ATECO afferenti a cluster ISA differenti
- Operazioni straordinarie intervenute nel periodo di osservazione
- Variazioni significative dei parametri strutturali d’impresa
La Circolare n. 12/E del 2025 ha fornito chiarimenti in merito al trattamento delle anomalie sistemiche, prevedendo un protocollo di escalation che contempla l’intervento dell’Ufficio Controlli Automatizzati presso la Direzione Centrale Accertamento.
Evoluzione del paradigma di tax compliance
L’introduzione delle Precalcolate ISA 2025 si inserisce nel più ampio processo di digitalizzazione dell’amministrazione finanziaria delineato dal Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2024-2026. Il sistema implementa i principi del cooperative compliance mediante l’utilizzo di tecnologie DLT (Distributed Ledger Technology) per la tracciabilità delle operazioni e smart contract per l’automatizzazione dei processi decisionali.
L’analisi comparativa con i modelli adottati in ambito OCSE evidenzia come il sistema italiano si caratterizzi per un approccio data-driven particolarmente avanzato, integrando metodologie di risk assessment dinamico con sistemi di early warning per l’individuazione di comportamenti potenzialmente elusivi.
La dottrina specialistica ha rilevato come tale evoluzione determini un progressivo superamento del tradizionale rapporto conflittuale fisco-contribuente, orientando il sistema verso modelli di enhanced relationship fondati sulla trasparenza informativa e sulla certezza del diritto tributario.
Profili di tutela giurisdizionale e garanzie procedimentali
Il procedimento di adesione al concordato preventivo biennale soggiace alle garanzie di cui alla L. 241/1990, con particolare riferimento al diritto di accesso agli atti e alla partecipazione procedimentale. La giurisprudenza di legittimità (Cass. Sez. V, sent. n. 4521/2025) ha affermato la sindacabilità giurisdizionale degli algoritmi utilizzati per la determinazione del punteggio ISA, riconoscendo al contribuente il diritto di conoscere i criteri di elaborazione dei dati.
L’eventuale diniego di accesso al concordato è impugnabile davanti alla Commissione Tributaria Provinciale ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 546/1992, con possibilità di richiedere la sospensione cautelare dell’efficacia del provvedimento nelle more del giudizio di merito.