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Contributi Cassa Dottori Commercialisti, svolta storica: via libera al versamento con F24 e compensazione con crediti fiscali

17 Settembre, 2025

Dal 15 settembre 2025, per i dottori commercialisti iscritti alla Cassa previdenziale, cambia radicalmente la modalità di pagamento dei contributi: grazie all’approvazione ministeriale della delibera n. 96/25/DI, i versamenti potranno essere effettuati tramite modello F24, con possibilità di compensare i contributi dovuti con crediti d’imposta, inclusi quelli da bonus edilizi e superbonus. Una misura destinata a rivoluzionare il rapporto tra professionisti e gestione previdenziale, con risvolti finanziari assai rilevanti per l’intera categoria.

🕒 Cosa sapere in un minuto

  • Dal 15 settembre 2025 i dottori commercialisti possono versare i contributi previdenziali tramite modello F24, anche compensando con crediti fiscali.
  • I crediti compensabili includono quelli da bonus edilizi e superbonus, offrendo una soluzione per usare la liquidità già maturata.
  • L’operatività pratica sarà attiva dopo la pubblicazione dei codici tributo dall’Agenzia delle Entrate e resta necessario rispettare i limiti e le regole di compensazione.

La decisione: una nuova stagione per la previdenza dei commercialisti

La storica svolta prende le mosse dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 15 settembre 2025 della delibera n. 96/25/DI, adottata dal CdA della Cassa il 28 maggio 2025. La norma recepisce, finalmente anche per i dottori commercialisti, la possibilità di versamento dei contributi previdenziali mediante il modello F24, tradizionalmente impiegato per tributi e contributi di varia natura e già adottato da tempo da altri enti professionali come Inarcassa.

Il pagamento tramite F24 potrà essere effettuato sia per i contributi minimi obbligatori sia per quelli integrativi e soggettivi, oltre che per eventuali accessori. L’operatività si innesta sulle regole del Capo III del D.Lgs. 241/1997, norma cardine in tema di versamenti unitari e compensazione di tributi e contributi.

La portata della compensazione: opportunità per crediti fiscali e bonus edilizi

La vera novità sta nella possibilità di gestire la posizione contributiva utilizzando i crediti d’imposta maturati dal professionista. Gli iscritti potranno infatti compensare i contributi dovuti alla Cassa con i crediti fiscali risultanti dal proprio “cassetto fiscale”, inclusi i rilevanti crediti incassati negli ultimi anni grazie a bonus edilizi e superbonus. Questo consente una gestione più flessibile della liquidità e rappresenta un’importante leva finanziaria a disposizione dei professionisti, offrendo la concreta possibilità di azzerare (o ridurre sensibilmente) l’esborso monetario per la previdenza in presenza di crediti compensabili.

Condizioni e limiti

Diviene fondamentale prestare attenzione alle condizioni tecniche: l’effettiva operatività pratica della misura è rimessa alla successiva pubblicazione, da parte dell’Agenzia delle Entrate, degli specifici codici tributo dedicati ai vari contributi e alla diffusione delle istruzioni operative. Fino a quel momento, la misura può considerarsi efficace dal punto di vista normativo, ma non ancora eseguibile sul piano pratico.

Restano applicabili tutte le regole generali previste per la compensazione orizzontale dei crediti fiscali: occorre quindi rispettare i limiti di utilizzo, i controlli preventivi previsti per i crediti superiori a 5.000 euro, nonché le restrizioni per soggetti con carichi iscritti a ruolo non pagati.

Prospettive operative e riflessi per la categoria

La novità rappresenta una conquista di primaria importanza per una categoria che, negli ultimi anni, si è trovata a dover “parcheggiare” rilevanti crediti fiscali, spesso derivanti da bonus edilizi, senza poterne monetizzare efficacemente l’utilizzo. Il nuovo meccanismo promette, invece, una maggiore integrazione tra fiscalità e previdenza, risolvendo un “circolo vizioso” spesso denunciato da professionisti e associazioni di categoria.

Conclusioni

La Cassa Dottori Commercialisti apre dunque una stagione nuova per la gestione dei versamenti previdenziali. L’impatto positivo sarà tangibile non solo sul piano finanziario, ma anche sotto il profilo della semplificazione gestionale e della tutela della continuità contributiva. Sarà tuttavia essenziale seguire con attenzione i successivi passaggi attuativi da parte dell’Agenzia delle Entrate, per conoscere tempi certi e dettagli operativi sull’utilizzo del nuovo strumento.

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