L’Agenzia delle Entrate ha ufficializzato il 20 maggio 2025 la proroga delle scadenze fiscali che cadevano nella giornata del 16 maggio, quando un blocco totale dei servizi digitali ha impedito a contribuenti e professionisti di accedere alle proprie aree riservate. Il provvedimento, firmato dal direttore Carbone, concede 10 giorni di tempo supplementare a partire dalla data di emanazione del provvedimento, spostando il termine ultimo al 30 maggio 2025, senza applicazione di sanzioni o interessi.
La cronologia del disservizio e l’intervento dell’Agenzia
Il blocco dei servizi digitali dell’Amministrazione finanziaria si è verificato venerdì 16 maggio 2025, quando dalle ore 10:04 alle 19:30 i contribuenti si sono trovati nell’impossibilità di accedere alle proprie aree riservate sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Un disservizio prolungato che ha di fatto compromesso la possibilità di rispettare le scadenze fiscali previste per quella giornata.
Sogei S.p.A., la società in house responsabile dell’infrastruttura tecnologica dell’Amministrazione finanziaria, ha formalmente attestato l’impossibilità per gli utenti di accedere ai servizi, confermando che il problema non era riconducibile ai singoli contribuenti ma a un malfunzionamento generalizzato del sistema.
Il provvedimento di proroga non giunge inaspettato, essendo stato anticipato già nella stessa giornata del disservizio mediante un comunicato stampa diffuso dall’Agenzia delle Entrate, ma rappresenta la formalizzazione necessaria per dare certezza giuridica ai contribuenti e ai professionisti.
La base normativa della proroga
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate si inserisce nella disciplina dell'”Irregolare funzionamento dell’attività dell’Agenzia delle entrate” prevista dall’art. 1 del D.L. 21 giugno 1961, n. 498. Una normativa che, nonostante la sua datazione (risale a più di 60 anni fa, quando i computer erano oggetti quasi fantascientifici), continua a rappresentare un presidio fondamentale per tutelare i contribuenti in caso di disservizi dei sistemi informatici dell’Amministrazione finanziaria.
Per l’emanazione del provvedimento è stato necessario acquisire il parere favorevole del Garante del contribuente, come previsto dalla normativa. Solo dopo questa approvazione, l’Agenzia ha potuto formalizzare la proroga dei termini.
La disposizione prevede che in caso di mancato o irregolare funzionamento degli uffici finanziari dovuto a eventi eccezionali non imputabili a disfunzioni organizzative dell’Amministrazione stessa, i termini di prescrizione, decadenza e adempimento siano prorogati di 10 giorni a partire dalla pubblicazione del provvedimento che accerta l’irregolare funzionamento.
Termini prorogati e implicazioni pratiche
La proroga concessa dall’Agenzia delle Entrate si applica a tutti gli adempimenti fiscali che avevano scadenza nella giornata del 16 maggio 2025. Questi potranno essere effettuati entro e non oltre il 30 maggio 2025 (dieci giorni dalla pubblicazione del provvedimento avvenuta il 20 maggio), senza incorrere in sanzioni o interessi.
I termini prorogati riguardano sia gli obblighi dichiarativi che i versamenti. In particolare, rientrano nella proroga:
- I versamenti delle imposte (IVA, ritenute, etc.) in scadenza il 16 maggio;
- Le comunicazioni e dichiarazioni con termine il 16 maggio;
- Ogni altro adempimento fiscale previsto per quella data.
È fondamentale sottolineare che il termine del 30 maggio è da considerarsi perentorio. Gli adempimenti effettuati oltre tale data saranno considerati tardivi e quindi soggetti alle relative sanzioni e interessi.