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730 precompilato 2025: quali modifiche attivano i controlli fiscali

20 Maggio, 2025

La stagione dichiarativa 2025 porta con sé importanti novità sul fronte dei controlli per chi utilizza il modello 730 precompilato. Dal 15 maggio ha preso il via la campagna per l’invio delle dichiarazioni online, con significativi vantaggi per i contribuenti che accettano i dati proposti dall’Agenzia delle Entrate senza apportare modifiche. Ma attenzione: non tutte le correzioni innescano verifiche documentali, e le modalità di presentazione influiscono notevolmente sulle conseguenze delle rettifiche.

I vantaggi di accettare il 730 senza modifiche

Chi decide di utilizzare la dichiarazione precompilata senza toccare i dati inseriti dall’Amministrazione finanziaria ottiene un beneficio non trascurabile: l’esonero dai controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili comunicati all’Agenzia delle Entrate da soggetti terzi. Questo significa, in pratica, che non servirà conservare scontrini, fatture e ricevute relative a spese mediche, interessi sui mutui, premi assicurativi e altri oneri che danno diritto a detrazioni o deduzioni.

Il vantaggio vale sia per chi presenta direttamente il modello 730 precompilato tramite il sito dell’Agenzia, sia per chi si affida al proprio sostituto d’imposta. In entrambi i casi, l’accettazione “passiva” della dichiarazione garantisce una semplificazione notevole negli adempimenti di archiviazione documentale.

Cosa succede se si modificano i dati precompilati

Ecco invece il punto più delicato… e spesso fonte di confusione. Le modifiche al 730 precompilato non comportano automaticamente il venir meno di tutti i vantaggi. Bisogna distinguere tra tipologie di variazioni.

Se le correzioni incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, i controlli documentali saranno limitati agli oneri che sono stati modificati. Per quelli non toccati, invece, resta valida la semplificazione. In sostanza, l’Agenzia potrà richiedere la documentazione solo per le spese rettificate o inserite ex novo.

Si consideri il caso di un contribuente che modifica l’importo di una spesa medica o inserisce una deduzione non presente: in queste ipotesi, i controlli documentali interesseranno esclusivamente quelle specifiche voci, mentre per le altre spese già presenti nella precompilata (e non modificate) non sarà necessario conservare pezze giustificative.

730 precompilato tramite CAF: un regime differente

Chi si affida a CAF o professionisti per l’invio del 730 precompilato deve considerare un quadro completamente diverso. In questo caso, se vengono apportate modifiche che influiscono sul reddito o sull’imposta, i controlli documentali saranno più estesi.

L’intermediario, infatti, sarà sottoposto a verifiche che riguarderanno tutti gli oneri detraibili e deducibili comunicati all’Agenzia, con la sola eccezione delle spese sanitarie. Per queste ultime, i controlli saranno limitati ai documenti non già presenti nella dichiarazione precompilata.

Ne deriva, quindi, che chi opta per la presentazione tramite CAF o professionista dovrà comunque consegnare a questi la documentazione completa relativa a tutte le spese – modificate o meno – pena l’impossibilità per l’intermediario di apporre il visto di conformità. L’unico vantaggio che rimane in questo caso riguarda appunto le spese sanitarie non modificate.

Modifiche che non fanno scattare i controlli

Va sottolineato, peraltro, che non tutte le correzioni al modello precompilato comportano la perdita dei benefici sul fronte dei controlli. Sono “innocue”, ad esempio, le variazioni che non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta.

Se il contribuente modifica i dati anagrafici (come la residenza, purché non cambi il comune del domicilio fiscale), inserisce i dati del sostituto d’imposta o quelli del coniuge non fiscalmente a carico, non perderà il vantaggio dell’esonero dai controlli documentali.

Lo stesso vale per eventuali modifiche formali che non impattano sul calcolo dell’imposta dovuta o del reddito complessivo. Questo aspetto, spesso trascurato, può evitare preoccupazioni inutili a molti contribuenti che necessitano di correggere informazioni non sostanziali.

Limiti alle semplificazioni sui controlli

È opportuno ricordare che, in ogni caso, permangono alcune verifiche a cui tutti i contribuenti possono essere sottoposti, indipendentemente dalle modalità di presentazione del 730 precompilato.

L’Agenzia delle Entrate potrà sempre effettuare controlli sui dati trasmessi dai sostituti d’imposta mediante la Certificazione Unica. Inoltre, l’Amministrazione finanziaria mantiene la facoltà di richiedere documenti che attestino il rispetto dei requisiti soggettivi per fruire di determinate agevolazioni – come, per fare un esempio concreto, la documentazione che dimostri l’effettiva destinazione dell’immobile ad abitazione principale per la detrazione degli interessi sul mutuo.

Queste verifiche, che esulano dal perimetro dei controlli documentali sugli oneri detraibili e deducibili, rappresentano una sorta di “limite invalicabile” alle semplificazioni introdotte per incentivare l’utilizzo della dichiarazione precompilata.

Considerazioni pratiche per i contribuenti

Nella pratica quotidiana, quindi, i contribuenti si trovano davanti a scelte che comportano conseguenze diverse sul piano degli adempimenti. Chi può presentare il 730 precompilato senza modifiche (o con modifiche minime che non incidono su reddito e imposta) otterrà il massimo delle semplificazioni.

Chi invece necessita di correzioni sostanziali dovrebbe valutare attentamente se procedere in autonomia o tramite CAF. Nel primo caso, conserverà l’esonero dai controlli per tutti gli oneri non modificati. Nel secondo, dovrà comunque consegnare all’intermediario la documentazione completa, beneficiando di semplificazioni limitate alle sole spese sanitarie non rettificate.

Il legislatore ha voluto, insomma, promuovere l’utilizzo “diretto” della precompilata da parte dei contribuenti, riservando i maggiori vantaggi a chi accetta i dati proposti dall’Agenzia o li modifica autonomamente. Una strategia che, anno dopo anno, sta effettivamente incrementando il numero di dichiarazioni presentate senza intermediari.

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