Nel corso del Consiglio dei Ministri del 12 novembre 2024, il Governo ha ufficializzato la riapertura dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale 2024-2025, portando la scadenza al 12 dicembre 2024. Questa decisione mira a dare un’ulteriore possibilitĆ a coloro che non hanno ancora aderito a questa misura fiscale, che ha come obiettivo incrementare il gettito fiscale per poter realizzare il taglio dell’aliquota IRPEF.
La Riapertura dei Termini
Il Governo, rispondendo alle esigenze del contribuente e dei professionisti del settore, ha deciso di prorogare i termini di adesione al concordato preventivo biennale fino al 12 dicembre 2024. Questa proroga rappresenta un’importante prova di ascolto e di dialogo da parte dello Stato verso i cittadini.
La decisione di riaprire i termini ĆØ stata presa non solo per aumentare le entrate fiscali, ma anche per dare una seconda opportunitĆ a chi, per vari motivi, non ha potuto aderire entro il termine precedente del 31 ottobre.
Chi PotrĆ Aderire?
La nuova finestra di adesione sarĆ aperta solo per le partite IVA che, entro la scadenza del 31 ottobre, hanno presentato la dichiarazione dei redditi. Questo significa che non tutti i soggetti ISA (Indici Sintetici di AffidabilitĆ ) e forfettari potranno beneficiare di questa proroga, ma solo quelli che hanno rispettato la scadenza canonica. .
Risultati e Aspettative
Il concordato preventivo biennale mira a recuperare almenoĀ 2 miliardi di euroĀ di gettito fiscale, ma fino ad oggi ha generato incassi per circa 1,3 miliardi, con una percentuale di adesioni che si attesta al 15% dei destinatari. Questa percentuale di adesione ĆØ considerata bassa rispetto alle aspettative iniziali, motivo per cui la riapertura dei termini ĆØ stata vista come una strategia per aumentare ulteriormente questo gettito.
L’incremento del gettito fiscale potrebbe permettere al Governo di operare il taglio dell’aliquota IRPEF del 35%, una misura attesa da molti contribuenti. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, ĆØ necessario che l’adesione al concordato sia massiccia, e la proroga dei termini ĆØ un tentativo di incentivare questa partecipazione.
Ravvedimento Speciale e Scadenza
Un punto ancora da chiarire ĆØ la possibilitĆ di accesso alĀ ravvedimento speciale, una sanatoria per le annualitĆ dal 2018 al 2022, per chi aderirĆ al concordato entro il nuovo termine. La normativa attuale prevede che solo chi aderisce entro il 31 ottobre possa beneficiare di questa misura.
Si ritieneĀ che il decreto legge adatterĆ la scadenza per il ravvedimento speciale alla nuova scadenza del 12 dicembre.
Aspettative e Critiche
La riapertura dei termini ha suscitato reazioni positive tra i contribuenti, in quanto offre una seconda possibilitĆ per aderire a una misura fiscale vantaggiosa. Tuttavia, alcune critiche riguardano la limitazione dell’adesione solo a coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre, lasciando fuori chi non ha rispettato questa scadenza.
Questo potrebbe ridurre l’effetto positivo della proroga, ma resta comunque un’opportunitĆ per chi ha giĆ fatto il suo dovere nei tempi previsti. Alcuni professionisti del settore fiscale hanno sottolineato che questa limitazione potrebbe disincentivare l’adesione di chi ĆØ in ritardo con la presentazione della dichiarazione, limitando cosƬ l’efficacia della misura.
Conclusione
L’estensione dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale fino al 12 dicembre offre una nuova chance a chi non ha ancora aderito, ma pone anche delle limitazioni che potrebbero ridurre l’impatto positivo della proroga.