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Proroga versamenti 2025 per contributi Inps artigiani, commercianti e gestione separata

16 Giugno, 2025

Il recente decreto fiscale ha disposto il differimento dei versamenti tributari dal 30 giugno al 21 luglio 2025, con una portata applicativa che si estende significativamente oltre i meri adempimenti fiscali. L’analisi sistematica della disciplina rivela infatti l’inclusione dei contributi previdenziali INPS dovuti da artigiani e commercianti, configurando un intervento di ampio respiro nell’ambito degli obblighi contributivi delle categorie professionali autonome.

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Quadro normativo di riferimento e ambito soggettivo di applicazione

L’articolo 16, comma 1 del decreto fiscale delinea con precisione l’ambito soggettivo della proroga, circoscrivendo l’agevolazione ai soggetti esercenti attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito dalla normativa di settore.

La disciplina estende espressamente i propri effetti anche ai contribuenti in regime forfettario, ai soggetti minimi e ai soci di entità fiscalmente trasparenti, delineando un perimetro applicativo che abbraccia una significativa porzione del tessuto imprenditoriale nazionale caratterizzato da dimensioni economiche contenute.

Aspetto di particolare rilevanza tecnica risulta la previsione della facoltà di versamento entro il trentesimo giorno successivo alla nuova scadenza del 21 luglio, mediante applicazione della maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo. Tale meccanismo consente di fatto l’adempimento fino al 20 agosto 2025, introducendo un ulteriore elemento di flessibilità nel sistema dei versamenti tributari.

Estensione ai contributi previdenziali: analisi della disciplina INPS

La questione dell’inclusione dei contributi previdenziali INPS nella disciplina derogatoria costituisce un profilo di particolare complessità interpretativa, che trova soluzione attraverso l’analisi sistematica della normativa e dei precedenti amministrativi.

L’orientamento interpretativo emerge chiaramente dalla lettura coordinata della relazione illustrativa del decreto fiscale e della FAQ dell’Agenzia delle Entrate del 26 luglio 2024, emanata in occasione della precedente proroga del tax day 2024. Tale documentazione chiarisce inequivocabilmente che il differimento si applica a:

I. Contributi dovuti da artigiani e commercianti:

  • Contributi sulla quota di reddito eccedente il minimale contributivo;
  • Versamenti relativi alla gestione separata INPS.

II. Fondamento giuridico dell’estensione Il collegamento sistematico tra versamenti fiscali e contributivi trova fondamento nel principio per cui tali contributi devono essere versati “alle scadenze previste per il pagamento delle imposte sui redditi”, determinando una naturale convergenza temporale degli adempimenti.

Precedente normativo e consolidamento interpretativo

L’analisi della precedente disciplina derogatoria, introdotta dall’articolo 37 del D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13, rivela una sostanziale identità di struttura normativa con la disposizione attualmente in vigore. In tale contesto, l’Agenzia delle Entrate, mediante FAQ del 26 luglio 2024, aveva fornito chiarimenti interpretativi inequivocabili circa l’inclusione dei contributi previdenziali nell’ambito della proroga.

La sostanziale coincidenza delle fattispecie normative tra le due discipline consente di applicare il medesimo criterio interpretativo, configurando un consolidamento della prassi amministrativa che assume carattere di stabilità e prevedibilità per i contribuenti.

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