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IVA TR II trimestre 2025

Controlli fiscali pre-estivi: nuove compliance ISA 2023 in arrivo

28 Luglio, 2025

Le comunicazioni di compliance sugli Indici Sintetici di Affidabilità rappresentano ormai una prassi consolidata dell’Amministrazione finanziaria per stimolare l’adempimento spontaneo. Con il provvedimento del 24 luglio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha definito le modalità operative per la trasmissione delle compliance ISA 2023, aprendo una nuova fase di dialogo preventivo con i titolari di partita IVA.

Quadro normativo di riferimento delle verifiche

L’attivazione delle procedure di compliance fiscale ISA trova fondamento nell’articolo 1, comma 636, della legge n. 190/2014, che ha introdotto strumenti di collaborazione preventiva tra contribuente e amministrazione. Questa impostazione, confermata dalla prassi amministrativa più recente, mira a prevenire il contenzioso attraverso l’individuazione tempestiva di anomalie nei dati dichiarati.

Le comunicazioni riguardano specificatamente le anomalie nei dati ISA 2023, con riferimento quindi alle dichiarazioni dei redditi 2024. Il tutto si inserisce in una strategia più ampia di modernizzazione dei controlli fiscali, che privilegia approcci meno invasivi rispetto alla tradizionale attività accertativa.

Occorre precisare che le segnalazioni si concentrano su possibili omissioni o discrepanze emerse dal confronto tra i dati dichiarati e le informazioni presenti nelle banche dati del Fisco. Nella prassi operativa, l’Agenzia utilizza algoritmi di risk assessment che analizzano la coerenza dei parametri economici dichiarati.

Modalità di comunicazione e accesso alle informazioni

La consultazione delle lettere di compliance ISA avviene esclusivamente attraverso il Cassetto Fiscale, nella sezione “Consultazioni – ISA/studi di settore Comunicazioni anomalia”. Questa scelta riflette la volontà dell’Amministrazione di digitalizzare completamente i rapporti con i contribuenti, riducendo i tempi di trasmissione e i costi amministrativi.

L’accesso è garantito ai titolari di partita IVA direttamente interessati e agli intermediari delegati. Nel caso in cui il contribuente abbia effettuato apposita scelta in sede di presentazione della dichiarazione, l’intermediario riceverà comunicazione anche tramite Entratel.

Un aspetto di particolare rilievo riguarda la notifica personalizzata nell’area riservata del portale, che viene trasmessa anche via PEC qualora sia stato registrato l’indirizzo di posta elettronica certificata. Le comunicazioni provengono specificamente dalle caselle funzionali complianceISA1@pec.agenziaentrate.it e complianceISA2@pec.agenziaentrate.it, al fine di evitare dubbi sulla genuinità del mittente.

Si deve evidenziare che le anomalie oggetto di comunicazione non vengono esplicitate nei messaggi di posta elettronica ma sono consultabili esclusivamente all’interno del Cassetto Fiscale. Tale scelta risponde a esigenze di riservatezza e sicurezza dei dati tributari.

Strumenti di risposta e procedure di regolarizzazione

La gestione delle comunicazioni di controllo prevede due modalità di intervento. La prima consiste nell’utilizzo del “Software di compilazione anomalie 2025”, disponibile gratuitamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Attraverso questo strumento, contribuenti e intermediari possono fornire chiarimenti dettagliati, trasmettendo un testo contenente tutti gli elementi ritenuti utili per giustificare i dati dichiarati.

Il software rappresenta un’evoluzione degli strumenti di dialogo con l’Amministrazione, permettendo una comunicazione strutturata e tracciabile. Nella prassi applicativa, si osserva che l’utilizzo di questo canale contribuisce significativamente a ridurre i tempi di definizione delle procedure di controllo.

In alternativa, qualora il contribuente riconosca la fondatezza delle anomalie segnalate, è possibile procedere alla regolarizzazione spontanea attraverso il ravvedimento operoso. Ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, tale istituto consente di beneficiare della riduzione delle sanzioni amministrative, secondo parametri variabili in base alla tempestività dell’intervento correttivo.

È importante sottolineare che la presentazione di dichiarazione integrativa a seguito di segnalazione di compliance non preclude l’eventuale successiva attivazione di procedure di controllo più approfondite, qualora l’Amministrazione non ritenga esaurienti le giustificazioni fornite.

Tempistica dei controlli e tregua estiva

Il timing della trasmissione delle comunicazioni – a ridosso della tregua estiva prevista per tutto il mese di agosto – merita particolare attenzione dal punto di vista operativo. La sospensione dell’invio di atti, comunicazioni e lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate, stabilita nel quadro della riforma fiscale, crea una finestra temporale limitata per la gestione delle pratiche.

Questa scelta strategica dell’Amministrazione sembra finalizzata a massimizzare l’effetto deterrente delle comunicazioni, sfruttando il periodo precedente alla pausa estiva per stimolare una rapida regolarizzazione delle posizioni. Tuttavia, nella pratica professionale si osserva che tale tempistica può creare criticità organizzative per i contribuenti e i loro consulenti.

L’accelerazione dei controlli nelle settimane precedenti la tregua non riguarda esclusivamente gli ISA, ma si estende anche ai controlli formali sulle dichiarazioni dei redditi, configurando un’intensificazione generale dell’attività di compliance.

Profili procedurali e garanzie del contribuente

L’attuazione delle procedure di compliance ISA deve rispettare i principi del giusto procedimento amministrativo e le garanzie previste dallo Statuto del contribuente. In particolare, l’articolo 12 della legge n. 212/2000 stabilisce che l’Amministrazione deve motivare adeguatamente le comunicazioni inviate, fornendo al contribuente gli elementi necessari per comprendere le ragioni delle segnalazioni.

Nella giurisprudenza amministrativa si consolida l’orientamento secondo cui le lettere di compliance, pur non costituendo atti impugnabili, devono comunque rispettare standard minimi di chiarezza e completezza informativa. È opportuno notare che l’eventuale inerzia del contribuente non comporta automaticamente l’avvio di procedure sanzionatorie, rimanendo l’onere probatorio in capo all’Amministrazione.

Le comunicazioni di anomalie rappresentano inoltre un’occasione per il contribuente di dimostrare la propria buona fede e la correttezza sostanziale dei comportamenti tenuti, elementi che possono assumere rilievo in eventuali successive fasi di contraddittorio.

Prospettive evolutive del sistema ISA

L’utilizzo crescente delle lettere di compliance si inserisce in una strategia di modernizzazione complessiva del sistema di controllo fiscale. L’Agenzia delle Entrate sta infatti potenziando gli strumenti di analisi predittiva e di risk assessment, utilizzando tecnologie avanzate per l’individuazione precoce di comportamenti anomali.

Con riferimento al periodo d’imposta 2024, il provvedimento n. 131055 del 17 marzo 2025 ha approvato 172 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini ISA, confermando l’obbligo di compilazione anche per i contribuenti aderenti al Concordato Preventivo Biennale 2024/2025.

L’evoluzione del sistema verso modalità sempre più collaborative richiede un adeguamento delle prassi operative sia da parte dei contribuenti che degli intermediari, privilegiando approcci proattivi nella gestione degli adempimenti fiscali.

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