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Concordato preventivo biennale Regime forfettario: stop dal 2025

27 Marzo, 2025

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 13 marzo 2025, ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo che introduce una significativa novità per i contribuenti in regime forfettario: l’abrogazione del concordato preventivo biennale a decorrere dal 1° gennaio 2025.

Abrogazione motivata dalla scarsa adesione

Il provvedimento introduce disposizioni integrative e correttive in materia di adempimenti tributari, e tra le modifiche di maggiore impatto emerge l’eliminazione dell’istituto del concordato preventivo biennale per i contribuenti che operano nel regime forfettario disciplinato dall’articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre n. 190/2014.

La decisione si basa su un dato empirico rilevante: l’analisi delle adesioni al concordato preventivo biennale nel 2024 ha evidenziato un numero estremamente ridotto di contribuenti forfettari che hanno optato per questo strumento. La relazione illustrativa al decreto correttivo sottolinea infatti come l’abrogazione sia stata determinata proprio dall’irrisorio tasso di partecipazione riscontrato nella categoria durante il primo anno di applicazione.

Salvaguardia delle adesioni in corso

Il decreto mantiene un principio di tutela per chi ha già aderito al concordato preventivo biennale, stabilendo che restano valide le adesioni già esercitate per il periodo d’imposta 2024. Questa clausola di salvaguardia garantisce che le scelte fiscali già effettuate mantengano efficacia per l’intero periodo originariamente previsto.

I contribuenti forfettari che hanno quindi presentato la propria adesione per il 2024 continueranno a beneficiare del concordato per l’intero periodo di validità, senza subire interruzioni dovute alla modifica normativa.

Impatto sulle strategie fiscali dei forfettari

L’abrogazione dell’istituto per i forfettari costituisce un cambiamento rilevante nel panorama degli strumenti di compliance fiscale a disposizione di questa categoria di contribuenti. I soggetti in regime forfettario dovranno riconsiderare le proprie strategie di pianificazione fiscale per il 2025, valutando alternative per la gestione dei rapporti con l’amministrazione finanziaria.

La modifica normativa comporta la necessità di un riorientamento nella gestione degli adempimenti fiscali, con particolare riferimento agli strumenti di collaborazione e compliance con l’amministrazione finanziaria.

Contesto della modifica normativa

La decisione di escludere i forfettari dal concordato preventivo biennale si inserisce in un più ampio intervento normativo che include diverse misure correttive in materia fiscale. Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri interviene infatti anche su altri aspetti del concordato preventivo biennale, tra cui:

  • La posticipazione del termine di adesione al 30 settembre (in luogo del precedente termine del 31 luglio);
  • L’incremento dell’imposta sostitutiva dovuta dai soggetti aderenti che presentano differenze significative tra reddito concordato e reddito effettivo;
  • L’introduzione di nuove cause di esclusione per specifiche categorie di contribuenti.

Questi interventi testimoniano un processo di revisione e affinamento dell’istituto del concordato preventivo biennale, con l’obiettivo di migliorarne l’efficacia e l’applicabilità per le categorie di contribuenti per cui lo strumento ha dimostrato maggiore utilità.

Valutazioni conclusive

L’abrogazione del concordato preventivo biennale per i forfettari rappresenta una razionalizzazione degli strumenti di compliance fiscale basata sull’analisi dei dati di adesione. La scarsa partecipazione dei contribuenti forfettari ha evidenziato una limitata appetibilità dell’istituto per questa categoria, probabilmente a causa delle peculiarità del regime forfettario stesso, che già prevede significative semplificazioni.

Il legislatore ha quindi optato per un intervento mirato che elimina uno strumento rivelatosi di scarso interesse pratico, concentrando l’applicazione del concordato preventivo biennale sulle categorie di contribuenti che hanno mostrato maggiore propensione ad utilizzarlo.

In sintesi

IN SINTESI


Cosa prevede il decreto legislativo approvato il 13 marzo 2025 per i forfettari? Il decreto abolisce il concordato preventivo biennale per i contribuenti in regime forfettario a partire dal 1° gennaio 2025.


Perché è stata presa questa decisione? L’abrogazione è motivata dal numero molto basso di adesioni da parte dei forfettari nel 2024, segno di uno scarso interesse verso lo strumento.


Chi ha già aderito al concordato nel 2024 sarà coinvolto dalla modifica? No, le adesioni già esercitate per il 2024 restano valide fino alla loro naturale scadenza.


Quali conseguenze avrà questa novità per i contribuenti forfettari? I forfettari dovranno rivedere le proprie strategie di pianificazione fiscale per il 2025, cercando soluzioni alternative al concordato per gestire il rapporto con l’amministrazione finanziaria.


In quale contesto normativo si inserisce questa abrogazione? La misura fa parte di un più ampio decreto correttivo che interviene su vari aspetti del concordato preventivo biennale, tra cui i termini di adesione, l’imposta sostitutiva per redditi elevati e nuove cause di esclusione.


Qual è la valutazione complessiva del legislatore su questa riforma? L’eliminazione del concordato per i forfettari è vista come una razionalizzazione necessaria, considerando la scarsa utilità pratica dello strumento per una categoria già soggetta a semplificazioni fiscali.

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