La presenza del defibrillatore negli impianti sportivi è diventata un obbligo di legge in Italia, con l’obiettivo di tutelare la salute dei praticanti attività sportiva e di intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco. Questo articolo approfondisce le normative che regolano l’obbligo di dotazione del defibrillatore per le società sportive, fornendo indicazioni pratiche sulla sua gestione e utilizzo. Verranno analizzati i decreti attuativi, le linee guida ministeriali e le responsabilità delle società sportive, con particolare attenzione alle novità introdotte nel 2023.
L’obbligo del defibrillatore: il quadro normativo
Il Decreto Balduzzi (D.L. 158/2012) ha introdotto l’obbligo per le società sportive dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori semiautomatici e di personale formato al loro utilizzo. Successivamente, il decreto del 26 giugno 2017 ha definito le linee guida sulla dotazione e l‘utilizzo dei defibrillatori da parte delle associazioni e società sportive dilettantistiche.
Le principali disposizioni prevedono che ogni impianto sportivo debba essere dotato di un defibrillatore semiautomatico o a tecnologia più avanzata, che durante le gare sia presente una persona debitamente formata al suo utilizzo e che spetti alle società sportive verificare la presenza del defibrillatore e del personale addestrato. Sono escluse dall‘obbligo le società che praticano attività al di fuori di un impianto sportivo o che praticano sport a ridotto impegno cardiocircolatorio.
Le novità introdotte nel 2023
Nel 2023, il legislatore è intervenuto nuovamente sulla materia con il decreto del 16 marzo, che definisce i criteri e le modalità di installazione dei defibrillatori, e con il decreto del 7 aprile, che fornisce indicazioni sull’utilizzo dei defibrillatori da parte delle società sportive che usufruiscono di impianti pubblici.
Le nuove disposizioni ribadiscono l‘obbligo per le società sportive dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori, sottolineando l’importanza di garantire la loro presenza e il loro regolare funzionamento. Viene inoltre specificato che le società che utilizzano impianti sportivi pubblici devono condividere il defibrillatore con gli altri utilizzatori dell’impianto.
Gli Sport a ridotto impegno cardiocircolatorio
In Italia, la normativa stabilisce che l’obbligo di dotarsi di un defibrillatore automatico esterno (DAE) non si applica alle associazioni sportive dilettantistiche che praticano attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. Ecco un elenco ufficiale degli sport esentati:
- Bocce (escluso bocce in volo)
- Bowling
- Bridge
- Dama
- Giochi da tavolo (es. scacchi)
- Pesca sportiva di superficie
- Sport di tiro (es. tiro a segno, tiro a volo)
- Curling
- Golf
- Ginnastica per tutti (ginnastica finalizzata alla salute e al fitness)
- Sport cinofili
- Sport equestri (escluso salto ostacoli e discipline equestri integrate)
- Tiro con l’arco
- Vela (escluso tavole a vela e kite surf)
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il decreto completo disponibile sul sito del Ministero della Salute.
La gestione e l’utilizzo del defibrillatore
Le società sportive sono responsabili della presenza, del regolare funzionamento e della manutenzione del defibrillatore. È necessario individuare un referente incaricato di verificarne periodicamente l‘operatività e di segnalare eventuali anomalie.
La presenza di personale formato all’utilizzo del defibrillatore deve essere garantita sia durante le gare che durante gli allenamenti. Le società sportive devono provvedere alla formazione di un numero sufficiente di addetti, scelti tra i collaboratori che per disponibilità e attitudine risultano più idonei a svolgere il ruolo di first responder.
È fondamentale informare tutti i soggetti presenti nell’impianto sportivo (atleti, spettatori, personale tecnico) della presenza e del posizionamento dei defibrillatori, attraverso opuscoli, cartelloni illustrativi o altre modalità ritenute efficaci.
Esempio pratico
La società sportiva dilettantistica “Atletica Futura” utilizza un impianto sportivo comunale per i propri allenamenti e le gare. In ottemperanza alle normative vigenti, la società ha acquistato un defibrillatore semiautomatico e ha provveduto alla formazione di quattro collaboratori, individuati tra allenatori e dirigenti.
Il defibrillatore è posizionato in un punto facilmente accessibile dell’impianto, segnalato da apposita cartellonistica. Prima di ogni allenamento e gara, il referente incaricato verifica la presenza e il corretto funzionamento del dispositivo, controllando la carica della batteria e la scadenza delle piastre adesive.
Durante le attività sportive, è sempre presente almeno uno dei collaboratori formati all’utilizzo del defibrillatore. La società ha inoltre informato tutti gli atleti e i frequentatori dell’impianto sulla presenza del defibrillatore e sulle procedure da seguire in caso di emergenza.
Conclusione
L’obbligo di dotazione del defibrillatore per le società sportive rappresenta un importante passo avanti nella tutela della salute dei praticanti attività sportiva. Le normative introdotte negli ultimi anni hanno definito in modo chiaro le responsabilità delle società sportive nella gestione e nell’utilizzo dei defibrillatori, con l’obiettivo di garantire un intervento tempestivo ed efficace in caso di arresto cardiaco.
È fondamentale che le società sportive si adeguino alle disposizioni vigenti, provvedendo all’acquisto dei defibrillatori, alla formazione del personale e all’informazione di tutti i soggetti coinvolti. Solo attraverso un impegno congiunto di istituzioni, società sportive e praticanti sarà possibile creare un ambiente sportivo più sicuro e protetto.
Domande e Risposte
D: Quali sono le principali normative che regolano l’obbligo del defibrillatore per le società sportive?
R: Le principali normative sono il Decreto Balduzzi (D.L. 158/2012), il decreto del 26 giugno 2017 sulle linee guida per la dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori, e i decreti del 16 marzo e del 7 aprile 2023, che hanno introdotto ulteriori specificazioni.
D: Quali società sportive sono obbligate a dotarsi di defibrillatore?
R: L’obbligo riguarda le società sportive dilettantistiche che utilizzano impianti sportivi, ad eccezione di quelle che praticano attività al di fuori di un impianto o che praticano sport a ridotto impegno cardiocircolatorio.
D: Chi è responsabile della presenza e del funzionamento del defibrillatore?
R: Le società sportive sono responsabili della presenza, del regolare funzionamento e della manutenzione del defibrillatore. Devono individuare un referente incaricato di verificarne periodicamente l’operatività.
D: È obbligatorio avere personale formato all’utilizzo del defibrillatore?
R: Sì, le società sportive devono garantire la presenza di personale formato all’utilizzo del defibrillatore sia durante le gare che durante gli allenamenti. Devono provvedere alla formazione di un numero sufficiente di addetti.