Con la pubblicazione del nuovo Manuale operativo per il deposito dei bilanci, avvenuta il 5 maggio 2025 sui portali www.unioncamere.gov.it e www.registroimprese.it, Unioncamere delinea un quadro procedimentale organico per l’adempimento degli obblighi di deposito relativi all’esercizio 2024, incorporando le novità normative intercorse nell’ultimo periodo.
Ridefinizione dei parametri dimensionali
L’emanazione del D.Lgs. 125/2024 ha comportato – attraverso l’art. 16 – una revisione sostanziale dei limiti dimensionali per l’accesso ai regimi semplificati di redazione del bilancio. Il Manuale, nell’accogliere tali modifiche, sembra confermare implicitamente l’applicabilità delle nuove soglie ai bilanci riferiti agli esercizi con decorrenza dal 1° gennaio 2024, pur in assenza di specifiche indicazioni interpretative sul regime transitorio.
La questione dell’applicazione retroattiva dei parametri risulta particolarmente rilevante per le società già operative, considerato che il superamento dei limiti dimensionali richiede – ai fini della perdita o dell’acquisizione del diritto alle semplificazioni – la verifica biennale consecutiva. Sul punto, l’orientamento emergente parrebbe ammettere la considerazione anche degli esercizi anteriori al 2024, con conseguente applicazione delle semplificazioni già dal secondo esercizio di rispetto delle condizioni.
Tassonomia XBRL: continuità e ampliamento dell’ambito soggettivo
Per quanto concerne la tassonomia applicabile, il documento conferma l’utilizzo della versione PCI 2018-11-04, già implementata per i depositi degli esercizi 2018-2023. L’elemento di novità si rinviene nell’estensione dell’obbligo di utilizzo del formato XBRL ai Confidi minori, comprensivo di quelli operanti nei settori dell’erogazione del credito ex art. 1, comma 256, lett. c), L. 178/2020 e della concessione di finanziamenti agevolati secondo il disposto dell’art. 1, comma 54, L. 147/2013.
La tassonomia specifica per tali soggetti risulta accessibile attraverso il portale dell’AgID (www.agid.gov.it), a conferma dell’impostazione centralizzata nella gestione degli standard tecnici di riferimento.
Evoluzione dei sistemi di classificazione: ATECO 2025
L’introduzione della nuova classificazione ATECO 2025, operativa dal 1° aprile 2025, rappresenta un ulteriore elemento di cambiamento nel panorama degli adempimenti societari. Il Manuale chiarisce opportunamente che l’adozione del nuovo sistema classificatorio può avvenire già nei depositi XBRL del 2025, indipendentemente dall’esercizio di riferimento o dalla data di approvazione del bilancio. Permane, tuttavia, la facoltà di continuare ad utilizzare la codifica ATECO 2007, in un’ottica di graduale transizione.
Enti del Terzo Settore: modifiche ai termini di deposito
L’art. 4 della L. 104/2024 ha innovato il regime temporale degli adempimenti per gli ETS commerciali, modificando l’art. 48, comma 3, del D.Lgs. 117/2017. Il termine per il deposito del bilancio d’esercizio e del bilancio sociale viene ora ancorato a un criterio mobile – entro 60 giorni dall’approvazione – abbandonando la precedente scadenza fissa del 30 giugno. Tale modifica si estende anche alle imprese sociali, come confermato dalle Linee guida allegate al DM 4 luglio 2019.
Rendicontazione di sostenibilità: l’impatto del D.Lgs. 125/2024
Il recepimento della normativa europea in materia di sostenibilità, attraverso il già citato D.Lgs. 125/2024, introduce obblighi di rendicontazione non finanziaria per specifiche categorie di soggetti. Per l’esercizio 2024, l’obbligo interessa le grandi imprese e le imprese madri di grandi gruppi che costituiscono enti di interesse pubblico e che superano, anche su base consolidata, la soglia dei 500 dipendenti medi occupati.
L’implementazione di tale disciplina si inserisce nel più ampio processo di integrazione tra informativa finanziaria e non finanziaria, rispondendo alle crescenti istanze di trasparenza e accountability provenienti dal mercato e dagli stakeholders.
Profili procedurali e validazione documentale
Sul piano procedurale, il Manuale evidenzia la centralità del controllo di validità della firma digitale apposta sui documenti in modalità CAdES. La presenza anche di un solo documento con firma non valida determina l’impossibilità di trasmissione della domanda di deposito, confermando l’approccio rigoroso del sistema camerale nella verifica dei requisiti formali.
Particolare rilievo assume, inoltre, il richiamo alle conseguenze derivanti dal mancato deposito del bilancio. La consolidata giurisprudenza di legittimità ha infatti individuato in tale inadempimento un’evidenza della causa di scioglimento societario ex art. 2484, n. 3, c.c., configurando l’impossibilità di funzionamento o la continuata inattività dell’assemblea.