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Agevolazioni fiscali per figli over 30: le spese restano deducibili

18 Settembre, 2025

L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti di particolare rilievo sulla permanenza dei benefici fiscali per i genitori di figli ultratrenacinquenni. Nonostante le modifiche introdotte dalla manovra 2025, che hanno ristretto l’ambito delle detrazioni dirette, rimangono accessibili importanti strumenti di agevolazione fiscale. Un aspetto che merita attenzione nella prassi professionale quotidiana.

🕒 Cosa sapere in un minuto

  • A seguito della manovra 2025, le detrazioni per figli “non disabili” spettano solo tra 21 e 30 anni.
  • Se il figlio è over 30 ma fiscalmente a carico (soglia reddito ≤ 2.840,51 €), i genitori mantengono deduzioni fiscali ex art. 10-15 TUIR e i fringe benefit aziendali (art. 51 TUIR, soglia raddoppiata).
  • L’Agenzia delle Entrate (interpello 243/2025) ha confermato il diritto a questi benefici anche per i figli ultra-trentenni a carico.
  • Tutti i familiari a carico vanno comunque indicati nella Certificazione Unica a fini dichiarativi.
  • Confermato il principio di tutela indiretta della famiglia: meno detrazioni dirette, ma incisivi vantaggi sistematici se i requisiti sono rispettati.

Il quadro normativo dopo la riforma

La legge di bilancio 2025 (L. 207/2024) ha modificato sostanzialmente l’art. 12 del TUIR. Per i figli non disabili, le detrazioni dirette spettano ora esclusivamente nella fascia d’età compresa tra 21 e 30 anni. Una limitazione significativa rispetto al regime precedente, che non prevedeva alcun limite anagrafico massimo.

Tuttavia, nella casistica comune, si osserva come questa restrizione non abbia eliminato del tutto i benefici per le famiglie con figli over 30. L’interpretazione dell’Amministrazione finanziaria apre infatti scenari di continuità che erano rimasti inizialmente poco chiari.

L’interpretazione estensiva del comma 4-ter

Il nodo interpretativo centrale riguarda il comma 4-ter dell’art. 12 TUIR, introdotto dall’art. 19 comma 6 del D.L. 4/2022. Questa disposizione stabilisce che i figli per i quali non spetta la detrazione mantengono comunque la qualifica di soggetti fiscalmente a carico. Un meccanismo che, nella pratica professionale, si rivela più ampio di quanto inizialmente previsto.

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 243 del settembre 2023, ha esteso l’applicazione di questa norma anche ai figli ultra-trentenni. Una lettura sistematica che preserva importanti diritti fiscali per le famiglie.

Deduzioni e detrazioni: cosa rimane accessibile

Il rispetto della soglia reddituale di 2.840,51 euro annui (4.000 euro per i figli fino a 24 anni) rappresenta la condizione essenziale. Verificato questo requisito, i genitori conservano l’accesso alle agevolazioni fiscali previste dagli artt. 10 e 15 del TUIR.

Si consideri che questa impostazione produce effetti anche sul versante del rapporto di lavoro dipendente. I sostituti d’imposta devono infatti tenere conto di questi principi nell’applicazione delle ritenute secondo quanto disposto dagli artt. 23 e 24 del DPR 600/73.

I benefit aziendali e l’art. 51 TUIR

Un aspetto spesso trascurato nella pratica applicativa riguarda l’estensione ai fringe benefit disciplinati dall’art. 51 TUIR. La presenza di figli fiscalmente a carico comporta il raddoppio del limite di esenzione, da 1.000 a 2.000 euro annui.

Questo beneficio permane anche per i genitori di figli over 30 che rispettano i requisiti reddituali. Una circostanza che assume particolare rilevanza nell’ambito delle prestazioni di welfare aziendale, settore in continua espansione.

Profili operativi e certificazione unica

L’Amministrazione finanziaria ha precisato aspetti di particolare importanza pratica. Nella compilazione della Certificazione Unica, occorre indicare tutti i familiari fiscalmente a carico, indipendentemente dall’effettiva spettanza delle detrazioni ex art. 12 TUIR.

Questa indicazione rappresenta un elemento cruciale per la corretta gestione degli adempimenti dichiarativi. Un dettaglio che può sembrare marginale ma che si rivela fondamentale nell’esperienza applicativa quotidiana.

Implicazioni sistematiche della disciplina

L’interpretazione espressa nella risposta n. 243/2025 conferma un approccio che salvaguarda la funzione sociale delle agevolazioni familiari. Il legislatore ha mantenuto forme di tutela indiretta del nucleo familiare, pur restringendo l’ambito delle detrazioni dirette.

Si tratta di una scelta che riflette l’equilibrio tra esigenze di contenimento della spesa pubblica e necessità di sostegno alle famiglie. Un bilanciamento delicato che trova espressione in questa particolare configurazione normativa.

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