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Transizione 5.0: le regole definitive previste dal decreto attuativo

9 Agosto, 2024

Il panorama degli incentivi alle imprese italiane si arricchisce di una nuova e promettente opportunità: il credito d’imposta Transizione 5.0. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 del 6 agosto 2024 del Decreto Ministeriale del 24 luglio 2024 e del successivo Decreto Ministeriale del 6 agosto 2024, si delineano finalmente le regole operative per accedere a questa agevolazione, finanziata con 6,3 miliardi di euro provenienti dal PNRR. L’obiettivo è ambizioso: stimolare le imprese a realizzare progetti di innovazione che portino a una significativa riduzione dei consumi energetici, con un minimo del 3% a livello aziendale o del 5% per specifici processi produttivi. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le caratteristiche, i beneficiari e le modalità di accesso a questa misura che promette di trasformare il tessuto produttivo del nostro paese.

Il Cuore Pulsante della Transizione 5.0

Il credito d’imposta Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità senza precedenti per le imprese italiane desiderose di modernizzarsi e ridurre il proprio impatto ambientale. Questa misura si rivolge a una vasta platea di beneficiari, includendo tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla loro forma giuridica, dimensione o settore di attività. Anche le stabili organizzazioni di soggetti non residenti possono beneficiarne, a patto che rispettino determinati requisiti.

L’essenza di questo incentivo risiede nella sua capacità di premiare gli investimenti in beni strumentali innovativi e in formazione specializzata, purché questi portino a una tangibile riduzione dei consumi energetici. Non si tratta di un generico sostegno agli investimenti, ma di un incentivo mirato a promuovere una vera e propria trasformazione del modo in cui le imprese operano e consumano energia.

Beneficiari e Criteri di Esclusione

L’accesso al credito d’imposta è aperto a un’ampia gamma di soggetti, ma non è privo di limitazioni. Sono escluse, ad esempio, le imprese in stato di liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali. Inoltre, non possono beneficiarne le aziende destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 o che non rispettano le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.È fondamentale che le imprese interessate valutino attentamente la propria posizione prima di intraprendere il percorso di richiesta dell’agevolazione.

Ad esempio, un’azienda manifatturiera che sta considerando l’acquisto di nuovi macchinari a basso consumo energetico dovrebbe prima assicurarsi di essere in regola con tutti i versamenti contributivi e di non avere pendenze con il fisco.

Investimenti Ammissibili: La Distinzione tra Trainanti e Trainati

Il decreto attuativo opera una chiara distinzione tra investimenti “trainanti” e “trainati”, ciascuno con le proprie specificità e requisiti.

Investimenti Trainanti

Questi rappresentano il fulcro del progetto di innovazione e devono portare alla riduzione dei consumi energetici nei termini previsti. Rientrano in questa categoria:

  • Beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, elencati nell’allegato A della legge di Bilancio 2017. Questi includono, ad esempio, robot interconnessi, sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità, e dispositivi per l’interazione uomo-macchina.
  • Beni immateriali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, come definiti nell’allegato B della stessa legge. Questi comprendono software, sistemi e piattaforme per la progettazione, definizione e gestione della produzione.
  • Software per la gestione aziendale, se acquistati nell’ambito di un progetto più ampio che include sistemi di monitoraggio dei consumi energetici (Energy Dashboarding).

Investimenti Trainati

Questi sono investimenti complementari che possono essere inclusi nel progetto di innovazione:

  • Impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, escluse le biomasse. Il decreto fornisce dettagli specifici sulla localizzazione di questi impianti e sui costi massimi ammissibili.
  • Attività di formazione per il personale, finalizzate all’acquisizione di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica. Queste attività sono ammissibili nel limite del 10% degli investimenti in beni materiali e immateriali, fino a un massimo di 300.000 euro.

Calcolo e Misura del Credito d’Imposta

La determinazione dell’ammontare del credito d’imposta segue una scala progressiva che premia maggiormente le riduzioni più significative dei consumi energetici:

  • 35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 15% per la quota tra 2,5 e 10 milioni di euro
  • 5% per la quota tra 10 e 50 milioni di euro

Queste percentuali possono aumentare notevolmente se l’impresa riesce a ottenere riduzioni dei consumi energetici particolarmente elevate:

  • Fino al 40%, 20% e 10% rispettivamente, per riduzioni superiori al 6% a livello aziendale o al 10% per specifici processi
  • Fino al 45%, 25% e 15% rispettivamente, per riduzioni superiori al 10% a livello aziendale o al 15% per specifici processi

La Procedura di Accesso

L’iter per accedere al credito d’imposta Transizione 5.0 è strutturato in diverse fasi, ciascuna delle quali richiede attenzione e precisione:

  • Comunicazione Preventiva: L’impresa deve presentare al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) una descrizione dettagliata del progetto di investimento e del relativo costo;
  • Certificazione Ex Ante: Un valutatore indipendente deve attestare l’entità della riduzione dei consumi energetici prevista dal progetto;
  • Comunicazione di Esecuzione degli Ordini: L’impresa deve dimostrare di aver effettuato gli ordini, con il pagamento di un acconto di almeno il 20% del costo di acquisizione;
  • Comunicazione Finale: Al completamento del progetto, entro il 28 febbraio 2026, l’impresa deve inviare una comunicazione finale;
  • Certificazione Ex Post: Un valutatore indipendente deve attestare l’effettiva realizzazione degli investimenti e i risparmi energetici conseguiti.

Utilizzo e Limiti del Credito d’Imposta

Una volta riconosciuto, il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, con alcune particolarità:

  • Può essere utilizzato dopo dieci giorni dalla comunicazione del GSE
  • Deve essere fruito entro il 31 dicembre 2025
  • Eventuali importi non utilizzati entro questa data possono essere ripartiti in cinque quote annuali di pari importo
  • Non è soggetto ai limiti di compensazione annuale
  • Non concorre alla formazione del reddito imponibile
  • Non può essere ceduto o trasferito, nemmeno all’interno di un gruppo societario

Procedura di comunicazione al GSE

Dal 7 agosto 2024, alle ore 12:00, è attiva la piattaforma informatica del GSE che consente di presentare le comunicazioni preventive e quelle relative all’effettuazione degli ordini. Le comunicazioni devono essere inviate tramite il sistema telematico disponibile nella sezione “Transizione 5.0” del sito del GSE, accessibile tramite SPID.

Il decreto attuativo e il successivo decreto direttoriale del 6 agosto 2024 hanno definito una procedura articolata in più fasi per l’accesso al credito d’imposta Transizione 5.0 tramite il GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Vediamo nel dettaglio le varie fasi:

Comunicazione preventiva

A partire dalle ore 12:00 del 7 agosto 2024, le imprese possono presentare la comunicazione preventiva al GSE. Questa deve contenere:

  • Una descrizione dettagliata del progetto di investimento
  • Il costo previsto del progetto
  • La certificazione ex ante rilasciata da un valutatore indipendente

La certificazione ex ante deve attestare l’entità della riduzione dei consumi energetici che si prevede di ottenere tramite gli investimenti programmati.

Accesso alla piattaforma

Per inviare la comunicazione, le imprese devono:

  • Accedere alla sezione “Transizione 5.0” del sito web del GSE (www.gse.it)
  • Autenticarsi tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • Utilizzare i modelli e seguire le istruzioni di compilazione fornite sulla piattaforma

Documentazione richiesta

Secondo la guida operativa del GSE, è necessario disporre della seguente documentazione:

  • Documento d’identità del firmatario
  • Eventuale delega del rappresentante legale (se il firmatario è diverso)
  • Certificazione ex ante
  • Documento d’identità del firmatario della certificazione ex ante
  • Modulo di certificazione ESCo/EGE attestante l’idoneità del soggetto certificatore
  • Dichiarazione di terzietà del valutatore indipendente
  • Dichiarazione dei dati del titolare effettivo

Processo di invio e conferma

Dopo l’invio della comunicazione preventiva:

  • Entro 24 ore viene generata una ricevuta di avvenuto invio, che riporta il credito d’imposta richiesto
  • Entro 5 giorni, se la documentazione è completa, il GSE rilascia la “Ricevuta di conferma di avvenuta prenotazione”
  • In caso di documentazione incompleta, viene inviata una “Notifica di integrazione” con 10 giorni di tempo per fornire le integrazioni richieste

Comunicazione di esecuzione degli ordini

Successivamente, l’impresa deve inviare una comunicazione per dimostrare l’effettiva esecuzione degli ordini, che deve includere:

  • Prova dell’accettazione degli ordini da parte del venditore
  • Attestazione del pagamento di un acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione dei beni

Comunicazione finale

Al completamento del progetto di innovazione, e comunque entro il 28 febbraio 2026, l’impresa deve inviare una comunicazione finale, allegando:

  • La certificazione ex post rilasciata da un valutatore indipendente
  • L’attestazione dell’effettiva realizzazione degli investimenti
  • La dimostrazione dei consumi energetici effettivamente conseguiti

Tempistiche di utilizzo del credito

  • Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione dopo 10 giorni dalla comunicazione del GSE sull’importo fruibile
  • La compensazione deve avvenire entro il 31 dicembre 2025
  • L’eventuale credito residuo può essere utilizzato in 5 quote annuali di pari importo

Particolarità operative

  • Le comunicazioni devono essere inviate esclusivamente tramite la piattaforma telematica del GSE
  • Per la comunicazione di completamento, i termini saranno definiti con un successivo provvedimento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Conclusioni

Il credito d’imposta Transizione 5.0 rappresenta una straordinaria opportunità per le imprese italiane di modernizzarsi e ridurre il proprio impatto ambientale, beneficiando al contempo di un significativo sostegno economico. La complessità della procedura e la necessità di una pianificazione accurata richiedono un approccio attento e professionale.

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