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Riduzione contributi artigiani commercianti

Sconto contributi 50% artigiani commercianti: procedura attiva per le nuove domande

8 Agosto, 2025

Il meccanismo di agevolazione contributiva previsto dalla Legge di Bilancio 2025 entra nella fase operativa. Dal giorno 8 agosto 2025, l’Inps ha formalmente avviato la piattaforma per raccogliere le istanze di dimezzamento dei contributi previdenziali destinate ai lavoratori autonomi che hanno ottenuto l’iscrizione alle gestioni speciali nell’anno corrente. Si tratta di una misura che tocca – per la prima volta dal loro avvio dell’attività – coloro che hanno avviato un’impresa artigianale o commerciale durante il 2025. La procedura si basa sull’utilizzo del “Portale delle Agevolazioni”, ex DiResCo, dove occorre compilare il modulo denominato “Riduzione 50% ART-COM 2025”.

Quadro normativo e ambito soggettivo di applicazione

La disposizione di riferimento è contenuta nell’articolo 1, comma 186, della L. 207/2024. Questo intervento legislativo ha stabilito, con decorrenza temporale precisa dal 2025 e per un arco di 36 mesi, il dimezzamento della contribuzione dovuta da specifiche categorie di autonomi.

I beneficiari identificati dalla norma includono i titolari di ditte individuali e familiari. Rientrano inoltre nella sfera applicativa i soci di società – tanto di persone quanto di capitali – che abbiano diritto all’iscrizione nelle gestioni autonome. Non sono esclusi i coadiuvanti e i coadiutori familiari, purché sussistano i requisiti previsti.

La disciplina si estende anche ai soggetti che percepiscono redditi d’impresa inquadrati nel regime forfetario. È questo uno degli aspetti più rilevanti, considerando la diffusione di tale regime tra le nuove imprese.

Modalità operative per la presentazione delle istanze

Il percorso per accedere alla procedura informatica risulta articolato ma definito nelle sue fasi. L’accesso avviene attraverso il sito istituzionale dell’Inps, seguendo la sequenza: “Imprese e Liberi Professionisti”, poi “Esplora Imprese e Liberi Professionisti”, quindi sezione “Strumenti” e infine “Vedi tutti”.

L’autenticazione richiede credenziali digitali specifiche. Sono ammessi i sistemi Spid di Livello 2 o superiore, la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure la Carta di Identità Elettronica 3.0. Nella fase iniziale di attivazione, l’Istituto ha limitato l’accesso ai profili “cittadino” e “consulente/commercialista”.

La compilazione del modulo comporta una serie di dichiarazioni sotto responsabilità personale del richiedente. Queste autocertificazioni seguono le modalità previste dal D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.

Presupposti per l’accesso all’agevolazione contributiva

Il diritto alla riduzione è subordinato al rispetto di condizioni cumulative e precise temporalmente. Il soggetto deve aver avviato l’attività imprenditoriale tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. Parallelamente, l’iscrizione alla gestione previdenziale deve essere avvenuta per la prima volta nello stesso arco temporale.

L’espressione “prima volta” assume particolare rilevanza interpretativa. Sono esclusi dal beneficio coloro che, pur iniziando una nuova attività nel 2025, abbiano avuto in passato un’iscrizione – anche solo temporanea – presso le gestioni degli artigiani o dei commercianti.

Un elemento spesso trascurato nella pratica professionale riguarda il rispetto dei limiti europei sugli aiuti de minimis. Il richiedente deve infatti attestare di non aver superato le soglie indicate nel regolamento UE 2023/2831 della Commissione del 13 dicembre 2023. Tale regolamento disciplina l’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.

Durata e meccanismi di mantenimento del beneficio

La riduzione contributiva artigiani commercianti opera secondo un principio di continuità temporale. I 36 mesi di durata decorrono senza interruzioni, purché sia mantenuta la copertura contributiva mensile presso le gestioni interessate.

Il sistema tollera alcuni cambiamenti nella posizione del contribuente senza comportare decadenza dal beneficio. È possibile, ad esempio, lo spostamento dell’attività in provincia diversa. Analoga flessibilità è prevista per il passaggio tra la gestione artigiani e quella commercianti, o viceversa.

L’Istituto ha specificato che tali variazioni non richiedono la presentazione di nuova domanda. Il beneficio prosegue automaticamente, a condizione che non si verifichino mesi di scoperta contributiva.

Incompatibilità e alternative nell’ordinamento agevolativo

Il meccanismo introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 si pone in rapporto di alternatività rispetto ad altre misure esistenti. Non è consentito cumularla con riduzioni di aliquota già previste dall’ordinamento per specifiche categorie di contribuenti.

Si consideri, nella prassi applicativa, che l’incompatibilità opera a livello individuale. All’interno dello stesso nucleo aziendale possono coesistere agevolazioni diverse per soggetti diversi. Un titolare già iscritto al 31 dicembre 2024 potrebbe mantenere eventuali benefici precedenti, mentre un collaboratore familiare che si iscrive nel 2025 potrebbe accedere alla nuova riduzione del 50%.

L’ordinamento prevede inoltre la possibilità di rinuncia al beneficio. Tale opzione sarà formalizzabile attraverso un modulo specifico che l’Inps renderà disponibile con successivo messaggio. Gli effetti della rinuncia decorreranno dal mese successivo alla presentazione dell’istanza.

Oggetto della riduzione e calcolo dei contributi

L’agevolazione ha per oggetto sia i contributi dovuti entro la misura del minimale annuo sia quelli calcolati sui redditi eccedenti. Per l’anno 2025, il reddito minimale è fissato in 18.555 euro, secondo gli adeguamenti Istat comunicati con circolare n. 38/2025.

La riduzione interessa esclusivamente la componente IVS (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti) della contribuzione. Restano dovuti per intero il contributo di maternità, pari a 7,44 euro annui, e l’aliquota aggiuntiva dello 0,48% prevista per i commercianti a titolo di indennizzo per cessazione attività.

Nel regime forfetario previdenziale, l’agevolazione determina conseguenze specifiche sulla maturazione dell’anzianità contributiva. Il periodo coperto da riduzione del 50% genera copertura contributiva utile per la pensione nella misura di sei mesi per ogni anno di contribuzione, anziché dodici mesi.

Profili procedimentali e verifiche d’ufficio

L’Istituto di previdenza effettua controlli successivi sulla permanenza dei requisiti dichiarati dal contribuente. In caso di accertamento di carenze nei presupposti per il beneficio, procede al disconoscimento della riduzione contributiva.

Il recupero dei contributi non versati avviene secondo le modalità ordinarie, con applicazione delle sanzioni civili previste. Il calcolo degli interessi decorre dalla data originaria di scadenza dei versamenti, indipendentemente dal momento in cui è stato concesso inizialmente il beneficio.

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