Il 23 ottobre 2025 inizia il cammino operativo del bonus elettrodomestici. Dopo lunghi mesi di attesa, il settore si muove finalmente: produttori e venditori entreranno nei meccanismi di iscrizione che apriranno, nella fase successiva, al pubblico generale per richiedere lo sconto del 30% previsto su determinati apparecchi a elevata efficienza. L’App IO diventerà il canale privilegiato per le domande dei cittadini.
🕒 Cosa sapere in un minuto
- Dal 23 ottobre 2025 partono le registrazioni dei produttori per il bonus elettrodomestici e dal 27 ottobre quelle dei venditori.
- Il voucher elettronico (max 200 euro per ISEE < 25.000 euro, altrimenti max 100 euro) consente acquisto di grandi elettrodomestici efficienti, esclusivamente di produzione UE.
- Domanda solo tramite App IO o sito dedicato, autenticazione con SPID/CIE. Serve rottamazione del vecchio apparecchio e autodichiarazione ISEE.
- Apertura alle famiglie prevista per inizio novembre, con voucher valido 15 giorni; priorità cronologica, fondi limitati (48,1 mln euro).
- Bonus non cumulabile con altre agevolazioni fiscali (es. Bonus Mobili e Arredi).
Avvio ufficiale con il decreto del 22 ottobre
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha affidato al decreto direttoriale del 22 ottobre 2025 il compito di disciplinare ogni passaggio. Le indicazioni normative, contenute nel provvedimento, definiscono ruoli precisi sia per chi produce che per chi vende, oltre al percorso che dovranno seguire le persone fisiche interessate al voucher fino a 200 euro.
La strutturazione della misura segue uno schema articolato in diversi step, niente di casuale: prima i produttori, pochi giorni dopo i rivenditori, quindi il pubblico. È il modo di fare che garantisce a ciascun stakeholder il tempo necessario per prepararsi all’operatività.
Fase uno: i produttori si accreditano da oggi
Il 23 ottobre rappresenta il momento di avvio per le aziende produttrici. Queste ultime hanno il compito di inviare, attraverso posta certificata (PEC), una richiesta formale di partecipazione all’iniziativa indirizzata a Invitalia. Il procedimento, per chi non lo sapesse, consente di costruire l’elenco informatico dei beni che potranno usufruire delle condizioni agevolate nel corso della campagna.
Una volta superati i controlli amministrativi iniziali, Invitalia comunicherà a PagoPA i soggetti delegati, i quali potranno accedere al portale mediante uno specifico collegamento ricevuto per e-mail. A quel punto, il caricamento dei file in formato CSV con la lista dei prodotti avverrà secondo le modalità definite dalle linee guida tecniche. Non è semplice burocrazia: il sistema esegue verifiche automatizzate interrogando banche dati ufficiali, accanto a controlli manuali a campione condotti direttamente da Invitalia.
Dal 27 ottobre: i venditori in campo
Pochi giorni dopo, il 27 ottobre, tocca ai rivenditori completare l’iscrizione. Loro stessi dovranno accedere all’area protetta di PagoPA, previo accesso con SPID oppure con la Carta d’Identità Elettronica (CIE). Una volta dentro, sottoscriveranno il contratto di adesione all’agevolazione e procederanno a censire i propri punti di vendita, sia fisici che telematici, nel sistema informatico.
È un momento dove occorre attenzione: ciascun punto vendita, una volta registrato, comparirà negli elenchi ufficiali consultabili dal pubblico sul portale bonuselettrodomestici.it. I rivenditori dovranno inoltre indicare i nominativi degli operatori che lavoreranno nei singoli punti e assegnare loro le credenziali necessarie per accedere alla piattaforma durante l’operatività commerciale.
Le domande dei cittadini: quando arriverà il momento
Successivamente a questi due stadi preliminari, la procedura si aprirà ai nuclei familiari destinatari del bonus elettrodomestici 2025. Al momento, il governo non ha ancora comunicato la data precisa di avvio della fase al pubblico, ma le anticipazioni suggeriscono che potrebbe accadere entro i primi giorni di novembre. Sarà un ulteriore decreto del MIMIT a fissare i tempi, a meno di sorprese dell’ultimo momento.
Il canale principale per inoltrare la richiesta sarà l’App IO. È stata già predisposta anche un’alternativa web dedicata raggiungibile all’indirizzo bonuselettrodomestici.it/utente. In entrambi i casi, l’accesso avverrà mediante SPID o CIE, garantendo in tal modo l’identità del richiedente.
Caratteristiche salienti dello sconto: come funziona
Si tratta di uno sconto applicato in sede di fatturazione dal venditore, pari al 30% del prezzo di acquisto. Però non è illimitato: il massimale ordinario è di 100 euro per ciascun nucleo anagrafico. Se la famiglia dichiara un ISEE inferiore ai 25.000 euro annui, il tetto sale a 200 euro, offrendo un aiuto maggiore ai nuclei economicamente più fragili.
La risorse messe a disposizione ammontano a 48,1 milioni di euro per l’anno 2025. Una volta esaurite, non sarà possibile accedere a nuovi voucher; tuttavia, chi presenterà una domanda “in coda” sarà iscritto in lista d’attesa e potrà ricevere un voucher qualora altre richieste dovessero decadere.
Verifiche automatizzate e autodichiarazioni: il filtro della piattaforma
Prima di generare il voucher, il sistema effettuerà una serie di controlli preliminari automatizzati. La piattaforma contatta le banche dati dell’INPS per verificare il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Consulta anche l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) per accertare la composizione della famiglia anagrafica.
Un aspetto importante: la piattaforma verifica anche che un altro componente del medesimo nucleo non abbia già presentato una richiesta precedente. È il metodo con cui si evita il “doppio accesso” allo sconto. Inoltre, il sistema controlla che il richiedente abbia almeno 18 anni compiuti.
Per quanto concerne la rottamazione dell’elettrodomestico obsoleto e lo stato dell’ISEE (qualora si aspiri allo sconto maggiorato), basterà un’autodichiarazione da parte del richiedente. Non serve documentazione cartacea aggiuntiva: il regime digitale al 100% rende il processo semplice e veloce.
Il voucher a tempo: 15 giorni per decidere e agire
Chi ottiene il contributo riceve un voucher elettronico con una scadenza ben precisa: 15 giorni dall’emissione. È uno “sprint” abbastanza serrato, considerato che nel medesimo arco di tempo occorre individuare l’elettrodomestico prescelto, recarsi (o accedere online) presso un rivenditore registrato, effettuare l’acquisto e consegnare al commerciante l’apparecchio obsoleto.
Superato il termine, il voucher cade automaticamente e il credito torna nel Fondo, a beneficio di ulteriori istanze provenienti dalla lista d’attesa. Chi non riuscisse a usare il buono nei 15 giorni, però, non è precluso dal presentare una nuova domanda in futuro; l’unico svantaggio è la perdita della priorità cronologica della richiesta precedente.
I voucher vengono assegnati rispettando l’ordine temporale di presentazione delle domande, fino al completo esaurimento dei fondi. È il principio del “chi prima arriva, primo servito”, sebbene con alcuni margini di flessibilità legati alle rinunce e alle scadenze.
Accesso tramite App IO: credenziali SPID e CIE obbligatorie
L’App IO rappresenta il fulcro del sistema di accesso. Per autenticarsi e presentare richiesta, il cittadino deve possedere un’identità digitale certificata. Le opzioni disponibili sono due: SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale) oppure CIE (Carta d’Identità Elettronica). Non è sufficiente il semplice numero di telefono o un account email generico.
La procedura è guidata: l’app “conduce per mano” il richiedente attraverso i vari passaggi. Una volta inseriti i dati anagrafici e le informazioni relative all’apparecchio da dismettere (così come l’ISEE, se disponibile), il sistema procede alle verifiche e notifica il risultato all’utente mediante e-mail o direttamente tramite push notification sull’app.
Chi riceve un diniego riceverà una comunicazione esplicita; parimenti, colui che ottiene il voucher sarà avvertito mediante il canale preferito indicato durante l’inoltro della domanda.
Le specifiche dell’acquisto: categorie di apparecchi ammessi
Non tutti gli elettrodomestici rientrano nel bonus. Sono esclusi i piccoli apparecchi da cucina e gli altri elettrodomestici “minori”. Invece, sono contemplati i grandi beni di consumo: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugabiancheria, lavastoviglie, forni, cappe e piani cottura. L’elemento distintivo? Devono possedere un’elevata efficienza energetica secondo le classi energetiche definite dal decreto interministeriale del 3 settembre 2025.
Un vincolo aggiuntivo riguarda l’origine geografica del prodotto: l’apparecchio nuovo deve provenire da uno stabilimento produttivo collocato all’interno dell’Unione Europea. Non sono dunque ammissibili beni fabbricati esternamente ai confini comunitari.
L’apparecchio dismesso, quale controparte della transazione, dovrà appartenere alla medesima categoria dell’acquisto (non si sostituisce una lavatrice con un frigorifero, ad esempio) e presentare una classe energetica inferiore rispetto al bene nuovo. Inoltre, il venditore si impegna a ritirare il vecchio apparecchio e a procederne allo smaltimento secondo la normativa sui Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE).
Metodologia di acquisto in negozio e online
L’operatività al punto vendita fisico segue una sequenza di passaggi. Il cliente individua il prodotto desiderato dal catalogo, comunica il voucher al personale della cassa (presentandolo direttamente dall’app IO o scaricandolo dall’area riservata della piattaforma), il quale lo inserisce nel sistema. L’operatore seleziona il bene scelto, digita il prezzo di vendita e introduce il codice univoco del voucher nel terminale.
Se il cliente non utilizza il voucher tramite app IO, si rende necessaria una verifica manuale della corrispondenza tra il codice fiscale riportato nel buono e quello presente sulla tessera sanitaria presentata. Quando l’accesso avviene via app IO, questo controllo ulteriore non è richiesto.
Successivamente, la piattaforma informatica calcola automaticamente lo sconto da applicare (il 30% fino al tetto massimo previsto) e genera una transazione in modalità “pre-autorizzazione”. Il venditore deve confermare questa transazione; se non lo fa entro le 23:59 del medesimo giorno, la pre-autorizzazione salta automaticamente e il voucher ritorna disponibile per il cliente.
Per gli acquisti online effettuati sui siti e-commerce dei rivenditori registrati, il procedimento è lievemente diverso. Il cliente inserisce il codice del voucher prima di completare il pagamento, seguendo le indicazioni fornite dalla piattaforma attraverso l’app IO. Anche in questo caso, l’utilizzo è soggetto al medesimo termine di 15 giorni.
Dopo l’acquisto e a transazione conclusa, il venditore carica la fattura nel sistema di PagoPA e trasmette una dichiarazione formale riguardante il ritiro e l’impegno allo smaltimento dell’apparecchio rottamato. È un passaggio obbligatorio: qualora il rivenditore ometta il ritiro, il diritto al bonus decade automaticamente.
Il ruolo di PagoPA e Invitalia: infrastruttura e controllo
Sul piano operativo e gestionale, la piattaforma centrale è gestita da PagoPA S.p.A., società che già amministra servizi di pagamento digitale per la pubblica amministrazione. Invitalia, invece, assume il ruolo di verificatore dei dati e controllore a campione della conformità dei prodotti caricati dai produttori nel sistema.
Le comunicazioni tra i diversi attori (cittadini, imprese, piattaforme) avvengono sempre e rigorosamente in modo telematico. Non è prevista alcuna procedura cartacea né alcun adempimento presso sportelli fisici: tutto digitale, 24 ore su 24.
Questione cumulabilità con altri incentivi
Un dettaglio da non trascurare: il bonus elettrodomestici non può essere cumulato con altre agevolazioni fiscali, incluso il tradizionale Bonus Mobili ed Arredi legato alle ristrutturazioni edilizie. Se un nucleo familiare ha già usufruito della detrazione del 50% in ambito di recupero del patrimonio edilizio, non potrà fruire contemporaneamente di questa agevolazione sugli apparecchi. La normativa impone una scelta: l’una o l’altra, non entrambe.
Cosa succede ai fondi rimasti dopo il 2025
Le risorse stanziate, pari a 48,1 milioni di euro, valgono per la presente annualità. Qualora non dovessero essere interamente assorbite nel 2025 (cosa tutt’altro che scontata, visto il numero potenziale di richiedenti), è ancora incerto quale sia il destino di tali fondi residui. Il legislatore dovrà eventualmente intervenire per chiarire se ri-stanziare le somme per l’anno 2026 oppure utilizzarle diversamente.
Nel frattempo, le liste d’attesa continueranno a funzionare nel corso dell’anno: se un voucher decadesse per mancato utilizzo entro i 15 giorni, il credito ritorna disponibile e viene assegnato al primo richiedente in coda.
Timeline operativa riassuntiva e prossimi passi
Per orientarsi nel flusso temporale: 23 ottobre 2025 segna l’apertura della registrazione per i produttori; 27 ottobre tocca ai venditori. I cittadini dovranno attendere ancora qualche settimana, probabilmente fino ai primi giorni di novembre, per conoscere la data esatta di avvio della raccolta di domande sul portale e su App IO.
Una volta comunicata la data di apertura al pubblico, il “via” sarà simultaneo su tutti i canali (app IO e web dedicato). Da quel momento, il clock dei 15 giorni inizierà a scorrere per ogni voucher emesso. Chi vuole approfittare dell’agevolazione farà bene a organizzarsi in tempo, verificando innanzitutto quale rivenditore registrato sia più vicino e quale modello di apparecchio rispondesse meglio alle proprie necessità.
Per informazioni aggiornate e dettagliate, il sito di riferimento è bonuselettrodomestici.it, dove verranno progressivamente pubblicate le istruzioni operative, l’elenco dei rivenditori abilitati e tutti i chiarimenti necessari.



