Il nuovo meccanismo di sostegno alimentare destinato alle famiglie italiane in condizioni di vulnerabilità economica ha preso forma attraverso il Decreto Ministeriale 30 luglio 2025. La social card “Dedicata a te” rappresenta un intervento di contrasto al carovita che mette a disposizione 500 euro per l’acquisto di beni alimentari essenziali, senza necessità di presentare domanda specifica. La misura si inserisce nel quadro normativo delineato dall’articolo 1, commi 103 e 104, della legge 30 dicembre 2024, n. 207, conosciuta come Bonus Spesa. Il meccanismo operativo – che prevede l’erogazione automatica del beneficio – coinvolge INPS, Comuni e Poste Italiane in una procedura coordinata di identificazione e consegna.
Cosa sapere in 1 minuto
- La “Social Card Dedicata a te” 2025 è un sostegno alimentare per famiglie italiane vulnerabili, erogato automaticamente grazie al Decreto Ministeriale 30 luglio 2025.
- L’importo è di 500 euro per nucleo familiare, disponibile su carta Postepay rilasciata da Poste Italiane, utilizzabile solo per beni alimentari essenziali (escluse le bevande alcoliche).
- Requisiti: tutti i componenti della famiglia devono essere residenti in Italia ed avere un ISEE non superiore a 15.000 euro alla data del 12 agosto 2025.
- Sono esclusi i nuclei che già ricevono altri sussidi o prestazioni di inclusione sociale o previdenziale (come Assegno di Inclusione, Reddito di Cittadinanza, NASPI, ecc.).
- Primo acquisto obbligatorio entro il 16 dicembre 2025 e saldo consumabile fino al 28 febbraio 2026, pena la decadenza dell’importo residuo.
- Sconto aggiuntivo del 15% previsto presso negozi convenzionati, applicato automaticamente alla cassa.
- Controlli rigorosi e rischio di revoca immediata e sanzioni in caso di uso scorretto o dichiarazioni ISEE non veritiere.
Parametri di accesso alla social card 2025
I criteri di ammissibilità si basano su condizioni reddituali e anagrafiche precise, riferite alla data del 12 agosto 2025. Le famiglie potenzialmente beneficiarie devono soddisfare contemporaneamente due requisiti fondamentali: l’iscrizione di tutti i componenti nell’anagrafe della popolazione residente e un ISEE non superiore a 15.000 euro.
Nella prassi applicativa emerge spesso come la verifica dell’iscrizione anagrafica possa generare criticità, specialmente in presenza di trasferimenti di residenza recenti. Si consideri che tale controllo viene effettuato in modalità automatica attraverso gli archivi comunali.
È opportuno notare come la normativa preveda specifiche esclusioni dal beneficio. Non possono accedere alla social card i nuclei familiari che, alla data del 12 agosto 2025, includano percettori di assegno di inclusione, reddito di cittadinanza, carta acquisti o qualsiasi altra misura di inclusione sociale che comporti l’erogazione di un sussidio economico.
Incompatibilità con prestazioni previdenziali
Il decreto stabilisce ulteriori limitazioni per i nuclei familiari nei quali almeno un componente risulti beneficiario di prestazioni collegate alla disoccupazione involontaria. Tra queste figurano la NASPI, l’indennità mensile di disoccupazione per collaboratori (DIS-COLL), l’indennità di mobilità e i fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito.
La cassa integrazione guadagni rappresenta un’altra categoria di incompatibilità, insieme a qualsiasi forma di integrazione salariale o sostegno erogata dallo Stato. Come spesso accade in questi casi, la presenza anche di un solo componente del nucleo familiare che percepisce tali prestazioni comporta l’esclusione dell’intero nucleo dal beneficio.
Modalità operative e tempistiche di utilizzo
L’importo complessivo del contributo ammonta a 500 euro per nucleo familiare, erogato attraverso carte elettroniche di pagamento prepagate e ricaricabili fornite da Poste Italiane tramite la controllata Postepay. La consegna avviene presso gli uffici postali abilitati, previa prenotazione del ritiro attraverso i canali messi a disposizione dall’operatore.
Il contributo è vincolato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità, con esclusione categorica di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica. Nell’esperienza applicativa degli anni precedenti, il sistema di controllo dei codici merceologici si è dimostrato efficace nel prevenire usi impropri del beneficio.
Criteri di priorità e distribuzione territoriale
Secondo quanto emerge dalle fonti ufficiali, sono previste circa 1.157.179 carte distribuite tra i Comuni italiani seguendo criteri di equità territoriale. Il meccanismo di assegnazione tiene conto della popolazione residente e della fascia ISEE più bassa presente sul territorio.
I Comuni ricevono dall’INPS elenchi personalizzati dei potenziali beneficiari, sulla base dei quali organizzano la distribuzione. La priorità viene attribuita ai nuclei con indicatore ISEE più basso, identificati secondo tre parametri: composizione di almeno tre componenti, di cui uno nato entro il 31 dicembre 2011.
Scadenze perentorie e controlli
La normativa stabilisce tempistiche precise per l’utilizzo del beneficio. Il primo acquisto deve essere effettuato entro il 16 dicembre 2025, pena la disattivazione automatica della carta. L’intero importo residuo deve essere utilizzato entro il 28 febbraio 2026, oltre tale termine la somma non spesa viene revocata definitivamente.
Poste Italiane trasmette al Ministero della Sovranità alimentare e delle foreste, entro il 30 marzo 2026, una rendicontazione finale delle risorse utilizzate. Tale documentazione viene poi condivisa con il Ministero delle Imprese e del made in Italy, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e il Ministero dell’Economia e delle finanze.
Vantaggi aggiuntivi per i beneficiari
Oltre al credito base di 500 euro, i possessori della social card possono beneficiare di uno sconto del 15% presso gli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa. L’elenco aggiornato viene pubblicato sui siti istituzionali del Ministero dell’Agricoltura e delle amministrazioni comunali.
Lo sconto si applica automaticamente alla cassa sui prodotti alimentari ammessi, senza necessità di richieste specifiche. Questo meccanismo mira a rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie beneficiarie, incentivando un risparmio concreto sulle spese essenziali.
Sistema sanzionatorio e controlli incrociati
L’utilizzo scorretto della carta comporta sanzioni severe, inclusa la revoca immediata del beneficio e la segnalazione alle autorità competenti nei casi più gravi. I controlli vengono effettuati attraverso verifiche incrociate tra INPS, Comuni e Ministero dell’Agricoltura.
Particolare attenzione viene riservata all’uso per acquisti non autorizzati, alla cessione a terzi della carta e alle dichiarazioni ISEE non veritiere. La giurisprudenza ha talvolta interpretato in modo rigoroso tali violazioni, confermando l’approccio sanzionatorio previsto dalla normativa.