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Rottamazione Quater

Rottamazione Quater: Scadenza il 31 luglio 2025 per Nona Rata e Riammessi

25 Luglio, 2025

La Rottamazione Quater, misura di definizione agevolata delle cartelle esattoriali, si avvicina a una scadenza particolarmente significativa per migliaia di contribuenti italiani. Il 31 luglio 2025 rappresenta infatti un momento cruciale sia per coloro che hanno mantenuto la regolarità nei versamenti, sia per quanti hanno ottenuto una seconda opportunità attraverso il meccanismo di riammissione previsto dalla normativa recente. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha diffuso nelle ultime ore un importante promemoria che chiarisce i termini temporali e le modalità operative da rispettare per non compromettere i benefici già ottenuti. La comunicazione ufficiale del 18 luglio 2025 rappresenta un’occasione per fare il punto sulla situazione e verificare gli adempimenti ancora pendenti.

Doppia scadenza: due tipologie di contribuenti

La data del 31 luglio riveste carattere particolare perché riguarda due distinte categorie di soggetti. Da un lato troviamo i contribuenti che hanno mantenuto la regolarità dei pagamenti secondo il piano inizialmente concordato: per questi soggetti scade la nona rata del piano di definizione agevolata. Dall’altro lato, la stessa data costituisce il termine ultimo per il versamento della prima rata (o dell’importo unico) da parte dei contribuenti che hanno beneficiato della riammissione alla procedura.

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Questa sovrapposizione temporale non è casuale. Il legislatore ha voluto sincronizzare i percorsi di pagamento per consentire una gestione più efficiente delle procedure amministrative e offrire pari opportunità temporali a entrambe le categorie di debitori.

Normativa di riferimento e meccanismo della tolleranza

La rottamazione quater trova la sua disciplina fondamentale nella Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022), che ha introdotto la definizione agevolata per i carichi affidati all’agente della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. Successivamente, la Legge n. 15/2025 di conversione del decreto Milleproroghe (D.L. n. 202/2024) ha ampliato le possibilità di accesso attraverso il meccanismo di riammissione.

Un aspetto fondamentale della disciplina riguarda la tolleranza di cinque giorni prevista dalla normativa. I versamenti effettuati entro il 5 agosto 2025 saranno considerati tempestivi, offrendo ai contribuenti un margine di sicurezza per organizzare il pagamento senza incorrere nella decadenza dal beneficio.

Riammissione: seconda chance per i contribuenti decaduti

La possibilità di riammissione rappresenta una delle novità più significative introdotte dalla recente evoluzione normativa. I contribuenti che alla data del 31 dicembre 2024 risultavano decaduti dalla rottamazione quater a causa di mancati, insufficienti o tardivi versamenti hanno potuto presentare domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025.

Il meccanismo consente di scegliere tra due modalità di pagamento: versamento unico entro il 31 luglio 2025 oppure dilazione fino a un massimo di dieci rate consecutive. Nel secondo caso, le prime due rate scadono rispettivamente il 31 luglio e il 30 novembre 2025, mentre le successive seguiranno un calendario prestabilito con scadenze il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre degli anni 2026 e 2027.

Modalità operative per il versamento

L’ecosistema dei pagamenti previsto per la rottamazione quater si caratterizza per la molteplicità di canali disponibili. I contribuenti possono effettuare i versamenti attraverso il tradizionale sistema bancario, gli uffici postali, le tabaccherie convenzionate e le ricevitorie autorizzate. La digitalizzazione ha ampliato le possibilità includendo gli sportelli automatici (ATM) abilitati e i canali telematici delle banche.

Particolare attenzione merita il sistema PagoPA, che consente l’utilizzo di tutti i Prestatori di Servizi di Pagamento aderenti al nodo nazionale. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione offre inoltre canali proprietari come il portale web istituzionale e l’applicazione mobile Equiclick. Per chi preferisce il contatto diretto, resta disponibile il servizio agli sportelli fisici dell’Ente, accessibile previa prenotazione di un appuntamento.

Conseguenze della mancata osservanza

La disciplina prevede conseguenze rigorose in caso di inadempimento. Il mancato pagamento, l’effettuazione di versamenti oltre il termine ultimo (compresi i cinque giorni di tolleranza) o l’esecuzione di pagamenti parziali comportano automaticamente la perdita dei benefici della definizione agevolata.

Tale decadenza produce effetti immediati: i versamenti già effettuati non vengono restituiti ma acquisiti a titolo di acconto sulle somme complessivamente dovute. L’Agente della riscossione riprende quindi l’attività di recupero coattivo secondo le modalità ordinarie, con la riattivazione di tutti gli strumenti esecutivi eventualmente sospesi.

Gestione documentale e tracciabilità

L’aspetto documentale riveste carattere essenziale per la corretta gestione degli adempimenti. La “Comunicazione delle somme dovute” inviata dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione contiene tutti gli elementi necessari per l’esecuzione dei pagamenti, inclusi i moduli pre-compilati con i codici identificativi e gli importi dovuti.

I contribuenti hanno accesso permanente a una copia della comunicazione attraverso l’area riservata del portale istituzionale. Questa funzionalità garantisce la disponibilità della documentazione anche in caso di smarrimento degli originali cartacei e consente la verifica costante dello stato di avanzamento del piano di pagamento.

Strategie operative per la scadenza imminente

La prossimità della scadenza del 31 luglio richiede un approccio strategico nell’organizzazione degli adempimenti. Si suggerisce di verificare preliminarmente la disponibilità finanziaria necessaria, considerando che eventuali difficoltà economiche temporanee potrebbero essere gestite attraverso strumenti alternativi previsti dalla normativa generale sulla riscossione.

La scelta del canale di pagamento dovrebbe tenere conto dei tempi tecnici di elaborazione. Mentre i pagamenti in contanti presso tabaccherie e uffici postali garantiscono l’immediata registrazione, i bonifici bancari potrebbero richiedere tempi di valuta che è opportuno considerare nel calcolo della tempestività.

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