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Podcast – Rassegna fiscale quotidiana del 20/06/2025 (audio)

20 Giugno, 2025

Ascolta la rassegna fiscale quotidiana del 20/06/2025

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Bentrovati alla nostra consueta rassegna quotidiana con l’aggiornamento quotidiano in formato podcast dei principali contenuti di oggi pubblicati sul blog dello Studio Pizzano. In questa puntata analizzeremo:
  • Assegno Unico e ISEE 2025: la scadenza del 30 giugno per non perdere gli arretrati. Il 30 giugno 2025 è una data cruciale per le famiglie beneficiarie dell’Assegno Unico Universale, poiché segna la scadenza per l’aggiornamento dell’ISEE, che è scaduto il 28 febbraio. Senza un ISEE aggiornato, si rischia di perdere gli arretrati da marzo, ricevendo solo l’importo minimo. L’Assegno Unico è una prestazione economica mensile basata sull’ISEE, erogata da marzo a febbraio di ogni anno, e ha sostituito diverse misure precedenti. Una novità per il 2025 è l’esclusione dal calcolo ISEE di titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale, fino a un limite complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare. Le Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) già presentate rimangono valide, ma è possibile richiederne una nuova se più vantaggiosa. Se la domanda viene presentata entro il 30 giugno, l’INPS eroga gli arretrati da marzo dello stesso anno; dopo tale data, la prestazione decorre dal mese successivo alla domanda.
  • Detrazioni fiscali e pagamenti digitali via smartphone: novità dall’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i pagamenti effettuati tramite app per smartphone, purché collegati a istituti di moneta elettronica autorizzati e tracciabili, danno diritto alle detrazioni fiscali del 19%. Per dimostrare la tracciabilità sono sufficienti le e-mail di conferma delle transazioni o l’estratto conto bancario, che può essere integrato con le ricevute dell’applicazione. È stato specificato che l’onere può essere considerato sostenuto dal contribuente intestatario del documento di spesa anche se il pagamento è stato materialmente effettuato da un terzo, purché l’onere sia effettivamente a carico del richiedente la detrazione.
  • Dichiarazione IMU 2025: guida alla scadenza del 30 giugno 2025. Il 30 giugno 2025 è la scadenza per la presentazione della dichiarazione IMU relativa all’anno d’imposta 2024. Per i contribuenti ordinari, la dichiarazione ha validità anche per gli anni successivi, a meno che non ci siano variazioni rilevanti. Gli enti non commerciali devono presentare la dichiarazione ogni anno. Le modalità di presentazione includono opzioni cartacee e telematiche, con la trasmissione telematica obbligatoria per specifiche esenzioni, come quella per gli immobili non utilizzabili né disponibili. La presentazione della dichiarazione è una condizione imprescindibile per l’accesso a determinati benefici fiscali (“a pena di decadenza”). Le dichiarazioni tardive sono valide, ma comportano sanzioni, che possono essere ridotte tramite il ravvedimento operoso.
  • Sistema Tessera Sanitaria: invio dati annuale. Il “Correttivo bis” (D.Lgs. 12 giugno 2025, n. 81) ha modificato la trasmissione dei dati delle spese sanitarie al Sistema Tessera Sanitaria da semestrale ad annuale, a partire dal 1° gennaio 2025. La platea dei soggetti obbligati, che include farmacie, medici e altre professioni sanitarie, rimane invariata. L’invio dei dati deve avvenire tramite l’applicazione sul portale sistemats.it, seguendo il criterio di cassa (data di pagamento). Sono previste sanzioni per omessa, tardiva o errata trasmissione, con un massimo di 50.000 euro per contribuente, ed è ammesso il ravvedimento operoso.
  • Tax Control Framework per PMI: la riforma del regime collaborativo. Il Tax Control Framework, un sistema di gestione preventiva del rischio fiscale, si appresta a essere esteso alle Piccole e Medie Imprese, un significativo cambiamento rispetto all’attuale soglia di ricavi elevata. Questo regime di “cooperative compliance” mira a creare una collaborazione strutturata tra fisco e contribuente, offrendo alle imprese certezza preventiva sui comportamenti fiscali e l’attenuazione del regime sanzionatorio in caso di errori in buona fede. L’implementazione nelle PMI presenta sfide dovute a strutture organizzative più snelle e risorse limitate. L’estensione richiederà modifiche normative con l’introduzione di procedure semplificate e un ruolo cruciale della digitalizzazione per ridurre i costi. La formazione dei professionisti certificatori inizierà a settembre, e si prevede una fase sperimentale per testare l’efficacia del modello nelle PMI.

Buon ascolto!

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