Ascolta la rassegna fiscale quotidiana del 18/06/2025
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Bentrovati alla nostra consueta rassegna quotidiana con l’aggiornamento quotidiano in formato podcast dei principali contenuti di oggi pubblicati sul blog dello Studio Pizzano. In questa puntata analizzeremo:
- Bonus Beni Strumentali 4.0: Al via le prenotazioni sulla piattaforma GSE dal 17 giugno. Si apre la piattaforma GSE per la prenotazione del credito d’imposta per investimenti in beni materiali 4.0. Il sistema di riconoscimento del credito è cambiato, passando a un ordine cronologico di arrivo delle comunicazioni con un nuovo limite di spesa. L’agevolazione è riservata alle imprese che investono in beni strumentali materiali nuovi, interconnessi al sistema aziendale. La procedura richiede tre comunicazioni obbligatorie al GSE: una preventiva, una di conferma dell’acconto (almeno il 20%), e una di completamento degli investimenti. Per chi aveva già comunicato con il vecchio modello, è prevista una specifica procedura per non perdere la priorità acquisita. Vengono chiariti gli investimenti esclusi e le modalità di utilizzo del credito tramite un nuovo codice tributo. Tra le criticità, il sistema “a plafond” espone le imprese al rischio di avviare investimenti che potrebbero non essere coperti da fondi, e la gestione delle scadenze risulta complessa.
- Cash Pooling e OIC 14: La gestione accentrata della liquidità tra prassi contabile e rischi penali. Questo articolo analizza il cash pooling, uno strumento per centralizzare la liquidità nei gruppi societari, distinguendo tra “zero balance system” e “notional cash pooling”. L’OIC 14 fornisce indicazioni sulla classificazione contabile delle posizioni attive e passive, richiedendo trasparenza nella nota integrativa, specialmente riguardo la natura giuridica dell’accordo, i criteri di determinazione degli interessi e i rischi connessi. A livello fiscale, la Cassazione ha riqualificato alcune operazioni di cash pooling come finanziamenti soggetti alle regole di transfer pricing, in presenza di flussi unidirezionali o cadenze non conformi. Dal punto di vista penale, le movimentazioni finanziarie possono integrare il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione se mancano un contratto formalizzato e vantaggi compensativi concreti per tutte le società coinvolte.
- Crediti d’imposta inesistenti: Il ravvedimento operoso non salva dalle sanzioni penali. Viene esaminata la disciplina dei crediti d’imposta inesistenti, evidenziando una disparità di trattamento nel sistema sanzionatorio penale. L’articolo distingue tra crediti “inesistenti” (privi ab origine dei presupposti) e “non spettanti” (formalmente esistenti ma indebitamente fruiti). Mentre il ravvedimento operoso offre una causa di non punibilità per i crediti non spettanti se regolarizzati tempestivamente, per i crediti inesistenti oltre una certa soglia, esso comporta solo l’applicazione di attenuanti, ma la responsabilità penale non viene eliminata. Questo crea un’incoerenza sistemica, poiché fattispecie considerate più gravi, come la falsa fatturazione, beneficiano di cause di non punibilità più ampie. L’autore discute le problematiche interpretative e le possibili direzioni di riforma per razionalizzare il sistema.
- Dichiarazione precompilata: La strategia dell’Agenzia sugli oneri sotto controllo. L’Agenzia delle Entrate adotta una strategia selettiva nella predisposizione della dichiarazione precompilata, escludendo deliberatamente alcuni oneri detraibili e deducibili per mantenere ampi margini di manovra nei controlli successivi. Questi oneri, pur essendo presenti nell’elenco degli “elementi a base della dichiarazione”, non vengono automaticamente inseriti. La logica risiede nelle limitazioni ai controlli formali successivi all’accettazione integrale della precompilata. Casistiche ricorrenti includono i bonus edilizi (come il Superbonus, spesso esclusi se i pagamenti non sono congruenti) e gli interessi passivi per mutui rinegoziati. Questa prassi trasferisce una maggiore responsabilità sui contribuenti che decidono di inserire manualmente tali spese. La situazione cambia se la dichiarazione è presentata tramite professionisti abilitati o CAF, che assumono la responsabilità del visto di conformità.
- IMU Immobili Merce: La Cassazione ridimensiona l’esenzione per gli immobili ristrutturati. La Corte di Cassazione ha recentemente ridimensionato l’esenzione IMU per i “fabbricati merce” delle imprese immobiliari. In particolare, ha stabilito che l’esenzione non si applica agli immobili acquistati e successivamente sottoposti a radicali interventi di ristrutturazione destinati alla vendita. La pronuncia si basa sul fatto che, al momento dell’acquisto dell’immobile da ristrutturare, non è concepibile l’esistenza di un fabbricato “costruito” dal soggetto passivo IMU, venendo meno il presupposto della destinazione originaria alla vendita del bene costruito. Questo orientamento, che contrasta con una precedente interpretazione ministeriale, genera incertezze applicative e potenziali aggravi di costo per le imprese che operano nel settore del recupero edilizio, potendo creare disparità di trattamento rispetto a chi costruisce ex novo.
Buon ascolto!