Ascolta la rassegna fiscale quotidiana del 05/06/2025
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Bentrovati alla nostra consueta rassegna quotidiana con l’aggiornamento quotidiano in formato podcast dei principali contenuti di oggi pubblicati sul blog dello Studio Pizzano. In questa puntata analizzeremo:
- Acconti IRPEF 2025: Il Quadro Normativo tra Riforme Strutturali e Agevolazioni. Il calcolo degli acconti delle imposte sui redditi per il 2025 è particolarmente articolato1. Le aliquote IRPEF, inizialmente sperimentali, sono state rese strutturali dalla Legge di Bilancio 2025, eliminando l’incertezza e correggendo un “cortocircuito normativo” che neutralizzava le nuove aliquote per gli acconti23. Il D.L. 55/2025 ha limitato questa neutralizzazione al solo 2024, rendendo applicabili le aliquote consolidate del 2024 per gli acconti 2025. La “maxi-deduzione” per nuove assunzioni a tempo indeterminato non deve essere considerata nel calcolo degli acconti con metodo storico, né in quello previsionale…. Per esempio, se una società ha applicato una maxi-deduzione, la base imponibile per il calcolo dell’acconto sarà il reddito prima della deduzione. La Legge di Bilancio 2025 ha prorogato questa agevolazione per il triennio 2025-2027. Il concordato preventivo biennale introduce ulteriori complessità: gli acconti si calcolano sui redditi concordati8. Per chi ha aderito per il biennio 2024-2025, si usa il reddito concordato per il 2025. Per le nuove adesioni 2025-2026, al calcolo storico si aggiunge una maggiorazione del 10% per IRPEF e 3% per IRAP sulla differenza positiva tra reddito concordato 2025 e dichiarato 2024. Infine, per i contribuenti in regime forfetario, la fase sperimentale del concordato si è conclusa, e dovranno calcolare gli acconti 2025 sull’imposta sostitutiva sul reddito effettivo, neutralizzando gli effetti del concordato.
- Compensi degli Amministratori negli Enti Sportivi: Il Delicato Equilibrio tra Proporzionalità e Status Dilettantistico. Nel settore degli enti sportivi dilettantistici, la questione centrale è se i compensi agli amministratori possano essere considerati sproporzionati, configurando una distribuzione indiretta di utili e mettendo a rischio lo status dilettantistico. L’articolo 8 del D.Lgs. 36/2021 vieta la distribuzione, anche indiretta, di utili a soci, lavoratori, collaboratori e amministratori. La norma rinvia all’articolo 3 del D.Lgs. 112/2017, che elenca le fattispecie considerate distribuzione indiretta di utili, tra cui i compensi individuali non proporzionati all’attività svolta, alle responsabilità e competenze, o superiori a quelli previsti in enti analoghi. La Cassazione ha chiarito che il principio di “inerenza” dei costi è qualitativo, escludendo valutazioni di congruità o antieconomicità come elementi diretti dell’inerenza stessa. Tuttavia, l’incongruità e l’antieconomicità possono fungere da indici sintomatici della carenza di inerenza, spostando l’onere della prova sul contribuente…. La giurisprudenza consolida l’orientamento secondo cui l’Amministrazione finanziaria può contestare l’incongruità dei compensi, anche se le scritture contabili sono regolari, potendo disconoscere la deducibilità di spese che appaiano insolite o sproporzionate…. La complessità applicativa è data dai criteri “aperti” di proporzionalità. Soluzioni legislative che ancorino i compensi al volume d’affari potrebbero portare a maggiore certezza….
- Controlli prima dell’Adesione al Concordato Preventivo Biennale. L’adesione al concordato preventivo biennale (D.Lgs. 13/2024) prevede un sistema articolato di controlli preventivi da parte dell’Amministrazione finanziaria, da completare entro il 31 dicembre 2024…. L’accesso è subordinato a stringenti presupposti soggettivi e oggettivi. Sono esclusi i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5.000 euro nell’ultimo periodo d’imposta per cui è scaduto il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi. La verifica della posizione debitoria è cruciale, estendendosi a debiti tributari, previdenziali e assistenziali. Non sono cause di esclusione i debiti oggetto di definizione agevolata (condono o sanatoria) se il contribuente è in regola con i pagamenti, né i debiti con piani di rateizzazione regolarmente adempiuti…. La sospensione amministrativa o giudiziale della riscossione rende la posizione più complessa. Il termine perentorio del 31 dicembre 2024 ha generato pressione organizzativa. Il sistema prevede meccanismi di tutela e strumenti di impugnazione per i contribuenti esclusi, con ricorso alle Commissioni tributarie provinciali entro sessanta giorni. L’onere probatorio spetta al contribuente. La rilevanza di debiti di modesta entità (inferiori a 100 euro) è un punto di complessità interpretativa, potendo precludere l’accesso a un istituto di favore.
- Imputazione Sopravvenienze Attive e Competenza Economica nei Contenziosi. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 13361 del 30 maggio 2025) ha chiarito i criteri temporali di imputazione delle sopravvenienze attive ai fini delle imposte sui redditi. Il principio cardine è che la rilevanza fiscale si determina nel periodo di deposito della sentenza che riconosce un credito o disconosce un debito preesistente, purché l’esecutività della pronuncia non sia sospesa. L’articolo 109, comma 1, del TUIR stabilisce che i componenti positivi concorrono alla formazione del reddito nell’esercizio in cui sono conseguiti. La Corte ha precisato che la sopravvenienza attiva acquista certezza giuridica e obiettiva determinabilità al momento del deposito del provvedimento giurisdizionale, che rappresenta l’atto di cristallizzazione del diritto…. Le condizioni cumulative per l’imputazione sono il deposito della sentenza, l’assenza di sospensione dell’efficacia esecutiva e l’obiettiva determinabilità dell’importo. Questo orientamento garantisce coerenza sistemica con la disciplina delle perdite su crediti, evitando sovrapposizioni temporali.
- Le Nuove FAQ sul Concordato Preventivo Biennale: Acconti 2025 e Codici ATECO. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato due nuove FAQ il 28 maggio 2025, chiarendo aspetti critici del concordato preventivo biennale. La prima FAQ riguarda il calcolo degli acconti delle imposte sui redditi per il 2025 con il metodo storico. L’Amministrazione ha chiarito che per la determinazione dell’acconto non deve essere considerata la parte di reddito da concordato preventivo biennale (CPB 2024) assoggettata a imposta sostitutiva. Questo approccio semplificatorio offre un vantaggio indiretto ai contribuenti che hanno optato per l’imposta sostitutiva, esentandoli dal versamento dell’acconto su quella quota…. La seconda FAQ affronta l’impatto dei nuovi codici di classificazione ATECO 2025 sulla validità dell’accordo. L’Agenzia ha rassicurato i contribuenti, specificando che il cambio del codice attività intervenuto nel 2024 a seguito dell’aggiornamento ATECO 2025 non determina la cessazione dal concordato preventivo biennale, a meno che non sia conseguente a una modifica sostanziale dell’attività esercitata…. Questa interpretazione è coerente con l’obiettivo di incentivare l’adesione volontaria e privilegia la sostanza sulla forma.
Buon ascolto!