Ascolta la rassegna fiscale quotidiana del 03/09/2025 |
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Bentrovati alla nostra consueta rassegna quotidiana con l’aggiornamento quotidiano in formato podcast dei principali contenuti di oggi pubblicati sul blog dello Studio Pizzano.
In questa puntata parliamo di:
- Avviso di intimazione non impugnato: Cassazione conferma effetti cristallizzanti La Suprema Corte ha stabilito che l’avviso di intimazione non impugnato “cristallizza” la tributaria, rendendo impossibile contestare successivamente vizi delle cartelle o la prescrizione. È fondamentale impugnare l’intimazione entro 60 giorni dalla notifica per far valere eventuali eccezioni, poiché l’omessa impugnazione preclude ogni difesa futura sulla richiesta dell’Agente della riscossione.
- Cessione d’azienda responsabilità debiti: chiarimenti dalla Cassazione La Cassazione ha chiarito che la responsabilità solidale per i debiti aziendali grava sul cessionario solo se tali debiti sono iscritti nelle scritture contabili obbligatorie, non bastando la semplice conoscenza degli stessi. Per i debiti fiscali, il cessionario risponde in solido per imposte e sanzioni relative all’anno della cessione e ai due precedenti, a meno che non sia stato rilasciato un certificato negativo dei carichi pendenti.
- Concordato preventivo biennale: correzioni e revoche dopo l’invio della dichiarazione Il concordato preventivo biennale per il periodo d’imposta 2025-2026 può essere corretto o revocato solo entro il 30 settembre 2025. Le correzioni avvengono tramite una dichiarazione correttiva che sostituisce l’originale, mentre la revoca richiede una comunicazione telematica autonoma e la successiva trasmissione dei modelli Redditi e ISA senza il quadro CPB. Dopo il 30 settembre, non sono ammesse adesioni tardive né correzioni o revoche.
- I controlli dei soci di srl si rafforzano: nuovi orientamenti giurisprudenziali Il diritto di controllo dei soci non amministratori nelle società a responsabilità limitata è stato rafforzato. I soci possono ora accedere ai documenti societari senza la necessità di dimostrare un interesse specifico. La società può opporsi solo in presenza di ragioni concrete, come segreti industriali o trattative delicate, e può richiedere la firma di accordi di riservatezza. Il diritto include la consultazione diretta di libri e documenti, anche tramite professionisti scelti dal socio, ma di norma non prevede il diritto di copia.
- Soccombenza spese legali tributarie: quando l’Amministrazione deve risarcire La giurisprudenza ha ribadito che se l’Amministrazione finanziaria ignora segnalazioni di errori o irregolarità da parte del contribuente e procede con l’emissione di un atto impositivo ingiustificato, può essere condannata al pagamento delle spese legali. Questo rafforza il dovere di diligenza e correttezza dell’ufficio nel verificare tempestivamente le eccezioni sollevate dal contribuente.
Buon ascolto!