La riforma del sistema nazionale della riscossione, recentemente approvata dal Consiglio dei Ministri, introduce cambiamenti significativi nel panorama fiscale italiano. Il decreto legislativo approvato il 3 luglio 2024 segna un punto di svolta nella gestione della riscossione fiscale in Italia. L’obiettivo principale è quello di snellire le procedure, ridurre il carico burocratico e migliorare l’efficienza del sistema. Tra le novità più rilevanti troviamo il superamento graduale del ruolo e della cartella di pagamento, l’introduzione del discarico automatico per i crediti non riscossi dopo cinque anni, e una maggiore flessibilità nelle rateizzazioni. Queste misure si inseriscono in un contesto di riorganizzazione complessiva del sistema, che vedrà un nuovo assetto delle Agenzie fiscali.
Questa riforma mira a semplificare e rendere più efficiente il processo di riscossione dei tributi, bilanciando le esigenze dello Stato con quelle dei contribuenti. In questo articolo, esamineremo in dettaglio le principali novità , il loro impatto pratico e le implicazioni per cittadini e imprese.
Il Nuovo Assetto del Sistema Nazionale della Riscossione
Una delle modifiche più sostanziali riguarda l’organizzazione stessa del sistema di riscossione. Il decreto prevede un progressivo trasferimento delle funzioni e delle attività attualmente svolte dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione all’Agenzia delle Entrate. Questo cambiamento mira a superare l’attuale separazione tra l’ente titolare della funzione di riscossione e quello che materialmente svolge le attività di riscossione. Questa unificazione dovrebbe portare a una maggiore efficienza operativa e a una semplificazione dei processi. Per i contribuenti, ciò potrebbe tradursi in tempi più rapidi per la gestione delle pratiche e in una comunicazione più diretta con un unico ente di riferimento.
Superamento di Ruolo e Cartella di Pagamento
Il decreto estende l’ambito applicativo dell’accertamento esecutivo a una serie di ulteriori atti emessi dall’Agenzia delle Entrate, come ad esempio:
- Atti di recupero dei crediti non spettanti utilizzati in compensazione
- Avvisi di recupero di agevolazioni fiscali indebitamente fruite
- Atti di irrogazione delle sanzioni
- Atti e avvisi di rettifica in materia di imposte indirette
Questo cambiamento dovrebbe accelerare i tempi di riscossione e rendere più immediato il processo per il contribuente, eliminando passaggi intermedi che spesso causavano ritardi e confusione.
Il Discarico Automatico
Una delle innovazioni più significative è l’introduzione del discarico automatico per i crediti non riscossi. A partire dal 1° gennaio 2025, le quote affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione e non riscosse entro il 31 dicembre del quinto anno successivo saranno automaticamente discaricate.Sono temporaneamente escluse dal discarico automatico le quote per le quali:
- Al 31 dicembre del quinto anno successivo risulta sospesa la riscossione o pendono procedure esecutive o concorsuali
- Sono conclusi accordi ai sensi del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza
- Sono intervenute rateizzazioni o dilazioni ancora in essere
- Si sono verificati l’inadempimento, la revoca o la decadenza dal beneficio
- È stata disposta la sospensione della riscossione per almeno 18 mesi anche non continuativi
Questa misura mira a “pulire” il cosiddetto magazzino dei crediti non riscossi, che attualmente ammonta a oltre 1.200 miliardi di euro.
Nuove Regole per le Rateizzazioni
Il decreto introduce importanti modifiche alle regole per la rateizzazione dei debiti fiscali. A partire dal 2025:
- Per debiti superiori a 120.000 euro: fino a un massimo di 120 rate mensili (10 anni), previa documentazione della temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria.
- Per debiti fino a 120.000 euro:
- 84 rate (7 anni) per le richieste presentate nel 2025 e 2026
- 96 rate (8 anni) per quelle del 2027 e 2028
- 108 rate (9 anni) dal 2029 in poi
La valutazione della temporanea situazione di obiettiva difficoltà sarà effettuata considerando:
- Per persone fisiche e titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati: l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) del nucleo familiare e l’entità del debito.
- Per altri soggetti: l’indice di liquidità e il rapporto tra debito da rateizzare e valore della produzione.
Cartolarizzazione dei Crediti Non Recuperati
Il decreto introduce la possibilità di cartolarizzare i crediti non recuperati. I crediti discaricati potranno essere ceduti, con trasferimento del rischio, a soggetti privati specializzati, scelti attraverso una gara pubblica. Questa misura mira a recuperare parte dei crediti considerati difficilmente esigibili, sfruttando le competenze e l’organizzazione di operatori specializzati nel recupero crediti.
Impugnabilità del Ruolo e della Cartella
Il decreto estende i casi in cui è possibile impugnare direttamente il ruolo e la cartella di pagamento che si presume invalidamente notificata. Oltre ai casi già previsti, si aggiungono nuove ipotesi, tra cui:
- Procedure previste dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
- Operazioni di finanziamento da parte di soggetti autorizzati
- Casi di responsabilità dell’acquirente in caso di cessione dell’azienda
Questa estensione offre maggiori tutele ai contribuenti, permettendo loro di contestare più facilmente eventuali errori o irregolarità nella notifica degli atti di riscossione.
Conclusione
La riforma del sistema nazionale della riscossione rappresenta un passo importante verso la modernizzazione e l’efficientamento del fisco italiano. Le novità introdotte mirano a semplificare le procedure, ridurre i tempi di riscossione e offrire maggiori tutele e flessibilità ai contribuenti. Tuttavia, l’efficacia di queste misure dipenderà molto dalla loro concreta attuazione e dalla capacità del sistema di adattarsi ai cambiamenti.