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Incentivi autoimpiego

Incentivi autoimpiego 2025: voucher fino a 50.000 euro per giovani under 35

22 Luglio, 2025

Due nuove misure agevolative per sostenere l’autoimprenditorialità giovanile hanno finalmente trovato attuazione dopo la firma del decreto interministeriale del 9 luglio 2025. Il decreto attuativo sostiene con 800 milioni i giovani e i Neet che vogliono avviare un’attività autonoma grazie a contributi, voucher e formazione. Le risorse stanziate rappresentano uno strumento operativo concreto per ridurre il divario occupazionale tra le diverse aree del Paese.

Quadro normativo degli incentivi autoimpiego

La base giuridica delle nuove agevolazioni è costituita dagli articoli 17 e 18 del decreto Coesione (D.L. 60/2024, convertito nella legge 95/2024). L’atteso decreto interministeriale attuativo degli artt. 17 e 18 del decreto Coesione è stato firmato lo scorso 9.07.2025 e attende ora di completare l’iter istituzionale per dispiegare i suoi effetti.

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Il provvedimento distingue territorialmente le agevolazioni attraverso due strumenti specifici: “Autoimpiego Centro-Nord Italia” (ACN) per le regioni settentrionali e centrali, e “Resto al Sud 2.0” (RSUD) per il Mezzogiorno d’Italia. Sul piatto 800 milioni. Il provvedimento è destinato a giovani tra i 18 e i 35 anni che si trovano in condizioni di disoccupazione, inattività o fragilità sociale.

Soggetti beneficiari e requisiti di accesso

La platea dei destinatari è circoscritta ai giovani di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 35 anni non ancora compiuti. I requisiti soggettivi richiesti comprendono lo status di inoccupato, disoccupato, inattivo o disoccupato GOL. Possono accedere alle agevolazioni i giovani di età compresa tra i 18 anni già compiuti e i 35 anni non ancora compiuti, in possesso di almeno uno dei requisiti.

Particolare attenzione viene riservata ai soggetti che si trovano in condizione di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione, secondo le definizioni del Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro. La normativa ammette, in via eccezionale per le forme societarie, anche la partecipazione di soggetti non beneficiari, purché il controllo e l’amministrazione della società rimangano in capo ai soggetti aventi diritto per almeno tre anni dall’iscrizione al Registro delle Imprese.

Iniziative economiche ammissibili al finanziamento

Le agevolazioni sono destinate esclusivamente alle nuove iniziative economiche, definite come quelle avviate nel mese precedente la presentazione della domanda e inattive alla data di richiesta. Le agevolazioni previste dal decreto possono essere richieste per iniziative economiche avviate nel mese precedente alla data di presentazione della domanda, a condizione che tali iniziative risultino ancora inattive al momento della richiesta.

Il perimetro delle attività finanziabili comprende:

  • Attività di lavoro autonomo o d’impresa individuale
  • Forme societarie (S.n.c., S.a.s., S.r.l., società cooperativa)
  • Attività libero-professionali, incluse le società tra professionisti

L’esclusione dalle spese ammissibili riguarda l’acquisto di terreni e immobili, compresa la ristrutturazione, nonché le consulenze legali, fiscali e tributarie o quelle per la predisposizione della domanda di agevolazione.

Struttura degli incentivi autoimpiego per Centro-Nord

La misura “Autoimpiego Centro-Nord Italia” si rivolge alle iniziative economiche con sede operativa in Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche.

Il contributo a fondo perduto è strutturato in forma di voucher pari al 100% dell’investimento, fino a 30.000 euro per le spese ordinarie. In quest’ultimo caso, con Autoimpiego Centro Nord Italia, si può ottenere un importo massimo fino a 30mila euro per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio dell’attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero professionali, in forma individuale o collettiva.

L’importo si eleva a 40.000 euro nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico.

Per programmi di investimento organici e funzionali di maggiore dimensione, la normativa prevede:

  • Investimenti fino a 120.000 euro: contributo fino al 65%
  • Investimenti tra 120.000 e 200.000 euro: contributo fino al 60%

Agevolazioni “Resto al Sud 2.0” per il Mezzogiorno

E’, invece, destinato alle aree del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) e ai territori colpiti da terremoti comprende il pacchetto di incentivi Resto al Sud 2.0. La misura presenta caratteristiche analoghe a quella per il Centro-Nord, con importi potenziati.

Il voucher iniziale raggiunge 40.000 euro per le spese ordinarie, elevabili a 50.000 euro per beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o per investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale. I programmi di investimento di maggiore entità beneficiano di percentuali di contribuzione più favorevoli:

  • Investimenti fino a 120.000 euro: contributo fino al 75%
  • Investimenti tra 120.000 e 200.000 euro: contributo fino al 70%

Servizi di tutoring e formazione per i beneficiari

Il sistema delle agevolazioni prevede un accompagnamento strutturato attraverso servizi di tutoring e formazione. ENM, cioè l’Ente Nazionale per il Microcredito, un ente pubblico non economico, che ha invece il compito di coordinare le attività formative previste dal decreto.

Per ogni iniziativa ammessa sono riconosciuti servizi di tutoring per un valore complessivo di 5.000 euro, suddivisi in:

  • 4.000 euro per tutoring di supporto tecnico
  • 1.000 euro per tutoring gestionale

La partecipazione alla formazione, pur non essendo obbligatoria, consente l’attribuzione di un punteggio premiale nella valutazione delle domande. Il coordinamento delle attività formative è affidato all’Ente Nazionale per il Microcredito, mentre Invitalia gestisce gli incentivi e le attività di tutoring.

Modalità di presentazione domande e erogazione

L’erogazione avviene tramite accredito su conto corrente vincolato alle spese ammesse, con rendicontazione puntuale delle uscite. Le domande devono essere presentate in via telematica tramite la piattaforma Invitalia, secondo una procedura valutativa “a sportello”.

È ammessa una sola domanda per iniziativa economica. Il contributo può essere erogato in due momenti distinti: in Stato Avanzamento Lavori (SAL) e a saldo finale. La piena operatività del sistema richiederà l’emanazione di un decreto direttoriale entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto interministeriale, che definirà la modulistica e i tempi specifici per la presentazione delle domande.

Regime degli aiuti e compatibilità normativa

Le agevolazioni sono soggette al regime degli aiuti de minimis, garantendo la compatibilità con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato. Gli incentivi fruibili con Autoimpiego Centro-Nord Italia e Resto al SUD 2.0 sono cumulabili con la NASpI anticipata e l’indennità SFL.

Nella prassi applicativa, i beneficiari iscritti al programma GOL che percepiscono la NASpI possono cumulare i trattamenti presentando richiesta per la NASpI anticipata. Anche l’indennità prevista per i beneficiari del supporto per la formazione e il lavoro (SFL) risulta compatibile con le agevolazioni.

Prospettive operative e implementazione

Nella relazione tecnica al decreto Coesione per entrambe queste misure è stimata una platea di 15mila destinatari (di cui oltre il 65% al Sud) e un contributo a fondo perduto medio di 40mila euro. Il sistema di gestione si avvale di un partenariato istituzionale che vede coinvolti Invitalia per la gestione degli incentivi e del tutoring, e l’Ente Nazionale per il Microcredito per il coordinamento delle attività formative.

L’iter procedurale attende ora il completamento della fase di controllo da parte degli organi competenti, propedeutica all’emanazione del decreto direttoriale che renderà pienamente operativo il sistema delle agevolazioni.

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