Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’8 agosto 2025, la Legge n. 118 ha convertito il Decreto Omnibus 2025 (D.L. n. 95/2025) introducendo disposizioni fiscali di rilevante impatto sistémico. Il provvedimento presenta un’articolazione complessa che interessa molteplici ambiti tributari – dalle zone sismiche ai beni culturali, dalla tassazione delle bevande agli incentivi per l’innovazione. L’analisi delle novità introdotte evidenzia un approccio legislativo stratificato, caratterizzato da interventi puntuali su specifiche fattispecie e da modifiche strutturali di ampio respiro. La complessità normativa richiede una valutazione sistematica delle implicazioni operative per contribuenti e operatori economici.
- La Legge n. 118 del 2025 ha convertito il Decreto Omnibus con novità fiscali di rilievo per imprese e contribuenti.
- Superbonus: ampliato per aree sismiche e spese 2026, con attenzione alle perizie tecniche.
- Prorogate le esenzioni fiscali per le Zone Franche Urbane e aggiornato il regime IVA su arte e antiquariato.
- Introdotti chiarimenti sul ravvedimento ISA nel Concordato Preventivo Biennale e incentivi mirati al settore turistico.
- Nuovi criteri per investimenti qualificati e proroghe su criptoattività e imposte su bevande.
Estensione del Superbonus nelle aree sismiche: novità operative
L’articolo 4, comma 2, del Decreto Omnibus 2025 ha modificato sostanzialmente l’ambito di applicazione del Superbonus 110% per i territori colpiti da eventi tellurici. La disposizione rappresenta un ampliamento significativo rispetto al quadro precedente.
La novità più rilevante riguarda l’inclusione dei danni provocati dal sisma del 6 aprile 2009, che si aggiungono a quelli già contemplati per gli eventi successivi al 24 agosto 2016. Si tratta di una modifica che – nella pratica professionale si osserva – era attesa da tempo dagli operatori abruzzesi.
Il meccanismo prevede che la detrazione copra le spese sostenute nel 2026 per la quota eccedente il contributo pubblico destinato alla ricostruzione. È necessario sottolineare che resta operativa la possibilità di utilizzare lo sconto in fattura o la cessione del credito, nonostante il generale blocco stabilito dall’art. 2, comma 3-ter1, del D.L. 11/2023.
Nell’esperienza applicativa emerge spesso una criticità ricorrente: la documentazione necessaria per dimostrare il nesso causale tra il danno e l’evento sismico. Gli operatori dovranno prestare particolare attenzione alla corretta acquisizione delle perizie tecniche che attestino il collegamento tra i lavori di riparazione e i danni subiti dagli immobili.
Il regime di favore si applica nei comuni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria compresi nei crateri sismici, secondo quanto previsto dai commi 1-ter e 4-quater dell’art. 119 del D.L. 34/2020. La giurisprudenza ha talvolta interpretato in modo restrittivo i criteri di delimitazione territoriale delle zone ammesse ai benefici.
Zone Franche Urbane: proroga e limiti finanziari
Il legislatore ha confermato per il 2025 le esenzioni fiscali destinate alle Zone Franche Urbane nei comuni del Centro Italia danneggiati dal sisma. L’intervento, disciplinato dall’art. 46 del D.L. 50/2017, prevede un limite di spesa fissato in 11,7 milioni di euro.
Le agevolazioni interessano un ventaglio articolato di tributi:
- imposte sui redditi derivanti dall’attività economica svolta nel territorio della ZFU
- IRAP regionale
- IMU sui fabbricati strumentali
- esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali
La platea beneficiaria comprende imprese e lavoratori autonomi che mantengono sede operativa o unità locale nei territori interessati. È opportuno notare che il beneficio è subordinato alla dimostrazione di una “importante riduzione del fatturato” conseguente agli eventi sismici.
Aspetti spesso trascurati nella documentazione riguardano la necessità di mantenere la localizzazione nell’area ZFU per l’intero periodo di fruizione delle agevolazioni. La revoca del beneficio opera automaticamente in caso di trasferimento della sede o cessazione dell’attività.
Tavolo tecnico siciliano: prosecuzione attività
La proroga fino al 31 dicembre 2025 del tavolo tecnico presso il MEF per i rimborsi fiscali legati al sisma siciliano del 1990 testimonia la complessità delle procedure di ristoro.
Il tavolo si occupa dei soggetti danneggiati dagli eventi del 13-16 dicembre 1990 nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa. Nella prassi, questi meccanismi di tavoli tecnici hanno mostrato efficacia variabile, spesso condizionata dalla disponibilità di documentazione storica adeguata.
Sugar tax: ottavo differimento al 2026
L’art. 8 ha nuovamente posticipato l’entrata in vigore dell’imposta sul consumo di bevande edulcorate. Il rinvio al 1° gennaio 2026 rappresenta l’ottava proroga dall’approvazione della misura con la L. 160/2019.
La ripetuta procrastinazione dell’applicazione della Sugar tax evidenzia le difficoltà tecniche e politiche nell’implementazione di nuove forme di tassazione sui consumi. Come spesso accade in questi casi, la continua dilazione genera incertezza negli operatori del settore alimentare e delle bevande.
Rivoluzione IVA per opere d’arte e antiquariato
L’articolo 9 del Decreto Omnibus 2025 ha introdotto una modifica sostanziale nel trattamento fiscale delle opere d’arte, dell’antiquariato e dei beni da collezione. La riduzione dell’aliquota IVA dal 10% al 5% posiziona l’Italia ai vertici europei per competitività nel mercato dei beni culturali.
La disposizione ha eliminato l’automaticità nell’applicazione del regime del margine, creando un sistema di alternatività tra aliquota agevolata e regime speciale. Quest’ultimo resta applicabile esclusivamente quando l’acquisto o l’importazione del bene avviene con IVA ordinaria al 22%.
Si consideri l’impatto operativo di questa modifica: il regime del margine – secondo cui l’IVA si calcola sulla differenza tra prezzo di vendita e di acquisto – perde il carattere di applicazione preferenziale. Gli operatori potranno ora valutare caso per caso la convenienza tra i due sistemi.
Il provvedimento ha contestualmente modificato la Tabella A del DPR 633/1972, trasferendo le voci dall’aliquota del 10% a quella del 5%. Sono state abrogate le disposizioni dell’art. 39 del D.L. 41/1995 relative all’IVA agevolata al 10% per importazioni e cessioni di opere d’arte.
Nell’esperienza applicativa, questa tipologia di interventi normativi richiede particolare attenzione nella gestione transitoria. Gli operatori dovranno verificare il regime applicabile alle operazioni in corso di perfezionamento al momento dell’entrata in vigore.
Ravvedimento speciale per contribuenti ISA nel CPB
L’art. 9-bis ha fornito chiarimenti temporali sul ravvedimento speciale disciplinato dall’art. 2-quater del D.L. 113/2024. La disposizione interessa i soggetti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale e aderiscono al concordato preventivo biennale per il periodo 2024-2025.
Il ravvedimento si considera tempestivo se perfezionato entro cinque giorni dalla scadenza del 31 marzo 2025. La condizione essenziale è che il versamento sia stato effettuato prima della notifica di atti da parte dell’Amministrazione finanziaria.
La norma di interpretazione autentica risolve incertezze applicative emerse nella prassi. È necessario prestare attenzione ai termini perentori: il superamento del termine comporta la decadenza dal beneficio senza possibilità di sanatoria.
Incentivi per il settore turistico-ricettivo: stanziamenti significativi
L’art. 14 ha destinato risorse consistenti al comparto turistico attraverso un piano triennale di sostegno. Gli stanziamenti ammontano a 44 milioni di euro per il 2025 e 38 milioni per ciascuno degli anni 2026 e 2027.
Le risorse sono finalizzate a due obiettivi principali: I) costruzione, riqualificazione e ammodernamento energetico-ambientale di alloggi destinati ai lavoratori del settore II) sostegno ai costi di locazione per garantire canoni calmierati con riduzione minima del 30% rispetto ai valori di mercato
I beneficiari includono imprese che gestiscono alloggi per dipendenti, strutture turistico-ricettive, stabilimenti termali ed esercizi di somministrazione disciplinati dalla L. 287/1991. È fondamentale il requisito della “piena disponibilità” degli immobili da parte dei soggetti richiedenti.
Il Ministro del Turismo dovrà definire entro 30 giorni dall’entrata in vigore:
- categorie di beneficiari e modalità di assegnazione
- criteri per garantire alloggi agevolati per almeno cinque anni
- regole per controllo, verifica ed eventuale revoca dei contributi
Una misura collaterale ha prorogato al 15 dicembre 2025 il termine per l’aggiornamento catastale delle strutture ricettive all’aperto, precedentemente fissato al 15 giugno. Si tratta di un aspetto spesso trascurato che può comportare sanzioni significative in caso di inadempimento.
Start-up innovative: nuove soglie e interpretazioni autentiche
Il Decreto Omnibus 2025 ha fornito chiarimenti sistematici sugli “investimenti qualificati” per i regimi fiscali agevolati destinati a casse di previdenza (art. 1, comma 90, L. 232/2016) e fondi pensione (art. 1, comma 94, L. 232/2016).
L’interpretazione autentica stabilisce che rientrano nella categoria anche gli impegni vincolanti a realizzare investimenti, sia diretti che indiretti. La precisazione risolve incertezze interpretative emerse nell’applicazione pratica dei regimi agevolativi.
Dal 1° gennaio 2025 si applica una progressione graduale delle quote minime richieste per investimenti in Fondi di Venture Capital:
- 3% nel 2025
- 5% nel 2026
- 10% dal 2027
Le percentuali si calcolano sul paniere degli investimenti qualificati risultanti dal rendiconto dell’esercizio precedente. Il meccanismo di gradualità consente agli operatori istituzionali di adeguare progressivamente le proprie strategie di investimento.
Le condizioni aggiuntive prevedono che gli investimenti tramite FVC interessino PMI conformi ai requisiti dell’art. 21, par. 3, del Reg. UE 651/2014. La norma ha aggiornato i riferimenti normativi nazionali per garantire l’applicazione diretta dei criteri europei previsti dal Regolamento 651/2014.
Si consideri che le risorse dei Fondi per il Venture Capital devono essere investite integralmente in ciascuna PMI beneficiaria entro la durata del fondo. La mancata osservanza dei termini può comportare la revoca delle agevolazioni fiscali riconosciute agli investitori istituzionali.
Nella casistica comune emerge la necessità di coordinamento tra le diverse scadenze procedurali. Gli operatori dovranno prestare particolare attenzione alla tempistica degli investimenti per non perdere i benefici fiscali connessi.
Altre disposizioni: criptoattività e modifiche settoriali
Il decreto ha introdotto proroghe tecniche per l’adeguamento al regolamento europeo MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation – UE 2023/1114). Le modifiche all’art. 45 del D.Lgs. 231/2007 concedono ulteriore tempo agli operatori del settore per conformarsi alla nuova disciplina europea.
Sono stati stanziati 47 milioni di euro per il 2025 per incentivare l’innovazione agricola, con focus su colture resistenti ai cambiamenti climatici e tecnologie per aumentare produttività e competitività. Il finanziamento proviene dal fondo per la gestione delle emergenze.
Per la filiera suinicola, penalizzata dalle restrizioni sulla movimentazione animali, è stato incrementato di 5 milioni di euro il fondo di sostegno 2025. Le risorse derivano da riduzioni del fondo speciale del bilancio triennale MEF 2025-2027.