Il Dipartimento per lo Sport ha approvato, con decreto del 29 agosto 2025, un nuovo avviso pubblico che destina risorse significative ai comuni di piccole dimensioni. L’iniziativa, inquadrata nell’ambito della Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, presenta caratteristiche procedurali specifiche che meritano un’analisi dettagliata per comprenderne appieno le implicazioni operative e normative. Il provvedimento nasce dalla disponibilità di fondi derivanti da rinunce precedenti e si colloca nel contesto più ampio dell’Investimento 3.1 “Sport e inclusione sociale”, che complessivamente destina 700 milioni di euro alla rigenerazione urbana attraverso infrastrutture sportive.
- Nuovo bando PNRR: 12,4 milioni stanziati per Comuni fino a 10.000 abitanti.
- Contributo massimo: 1,4 milioni per progetto; 40% risorse riservate al Mezzogiorno.
- Procedura a sportello: conta l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
- Ammissibili solo progetti immediatamente cantierabili su aree di piena proprietà comunale.
- Tipologie: nuovi impianti sportivi indoor e servizi a supporto di strutture esistenti.
- Interventi e rendicontazione devono concludersi entro il 30/06/2026.
- Rispetto dei principi ambientali e “Do No Significant Harm” (DNSH) obbligatorio.
Quadro Normativo di Riferimento
Fonti Primarie e Regolamentari
L’avviso trova il proprio fondamento giuridico in una complessa architettura normativa europea e nazionale. Il decreto del Capo del Dipartimento Flavio Siniscalchi richiama espressamente il Regolamento UE 2021/241 che istituisce lo strumento di recupero e resilienza, nonché la decisione di esecuzione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021.
A livello nazionale, la base giuridica è costituita dal decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, che definisce la governance del PNRR. Particolare rilievo assume il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 agosto 2021, modificato il 23 novembre 2021, che attraverso l’allegata Tabella A stabilisce l’assegnazione delle risorse alle singole amministrazioni titolari.
Il decreto ministeriale del 28 agosto 2025, attualmente in corso di registrazione presso la Corte dei Conti, fornisce le indicazioni operative specifiche per la riprogrammazione delle risorse disponibili. L’efficacia dell’avviso rimane sospensivamente condizionata all’esito positivo delle attività di controllo della Corte dei Conti.
Principi Trasversali del PNRR
L’iniziativa deve rispettare i principi trasversali previsti dal PNRR, tra cui il contributo all’obiettivo climatico e digitale (tagging), la parità di genere e la protezione dei giovani. Di particolare rilevanza risulta il principio “Do No Significant Harm” (DNSH), stabilito dall’articolo 17 del Regolamento UE 2020/852, che impone la dimostrazione dell’assenza di danno significativo agli obiettivi ambientali.
Struttura Finanziaria e Allocazione delle Risorse
Dotazione Complessiva e Vincoli Territoriali
La disponibilità finanziaria ammonta precisamente a 12.393.407,62 euro, con la possibilità di incremento qualora si rendessero disponibili ulteriori risorse derivanti da rinunce o revoche. Ciascun intervento può beneficiare di un contributo massimo di 1.400.000 euro, soglia che nella prassi applicativa si è dimostrata adeguata per progetti di media complessità.
Il 40% delle risorse deve essere destinato alle Regioni del Mezzogiorno, in ottemperanza all’articolo 2, comma 6-bis del decreto-legge 77/2021. Tale vincolo territoriale risponde agli obiettivi di coesione territoriale e riduzione dei divari economici e sociali che caratterizzano l’intero PNRR.
Meccanismo di Assegnazione
L’avviso adotta la procedura a sportello con assegnazione secondo l’ordine cronologico di presentazione. Questo meccanismo, consolidato nella prassi amministrativa, garantisce certezza e rapidità nell’allocazione delle risorse, eliminando valutazioni discrezionali sui contenuti progettuali una volta verificati i requisiti di ammissibilità.
La scelta procedurale risponde alla necessità di garantire il tempestivo utilizzo delle risorse in relazione ai stringenti termini imposti dal PNRR, che prevedono il completamento degli interventi entro il primo semestre 2026.
Soggetti Beneficiari e Requisiti di Partecipazione
Criteri Soggettivi
Possono partecipare esclusivamente i Comuni con popolazione residente fino a 10.000 abitanti, secondo i dati dell’ultimo censimento ISTAT disponibile. Tale limitazione dimensionale risponde agli obiettivi dell’investimento, finalizzato a supportare le realtà territoriali di minori dimensioni spesso caratterizzate da carenze infrastrutturali nel settore sportivo.
I comuni devono essere titolari del diritto di piena proprietà esclusiva dell’area destinata alla realizzazione dell’intervento. La proprietà deve sussistere già al momento della candidatura, configurandosi come requisito di ammissibilità la cui mancanza comporta l’esclusione dalla procedura.
Requisiti Progettuali
Gli enti devono disporre del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) con rapporto finale di verifica approvato. Tale documento deve essere completo e definitivo al momento della presentazione della candidatura, non essendo ammesse integrazioni successive.
L’area di intervento deve risultare immediatamente disponibile per consentire la completa esecuzione, il collaudo e la rendicontazione dell’opera entro il termine perentorio del 30 giugno 2026. Nella casistica comune, questo aspetto costituisce spesso una criticità per amministrazioni che non abbiano completato le procedure espropriative o di acquisizione dei terreni.
Tipologie di Intervento Ammissibili
Nuovi Impianti Sportivi Indoor
La prima categoria comprende la realizzazione ex novo di impianti sportivi indoor di proprietà comunale. Gli interventi devono qualificarsi come “nuove costruzioni” secondo i criteri stabiliti dall’articolo 2 della Direttiva EPBD, pubblicata in GUUE l’8 maggio 2024.
Tale qualificazione assume rilevanza sia per il rispetto dei vincoli europei sia per l’applicazione delle normative tecniche relative all’efficientamento energetico. Gli impianti devono rispettare standard prestazionali superiori del 20% rispetto ai requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building).
Locali a Servizio di Impianti Esistenti
La seconda tipologia riguarda la realizzazione di nuovi locali a servizio di impianti sportivi esistenti o in corso di realizzazione. Rientrano in questa categoria, a titolo esemplificativo:
- Blocchi spogliatoi con servizi annessi
- Servizi igienici accessibili secondo la normativa vigente
- Locali associativi per attività complementari
- Punti di pronto soccorso attrezzati
- Reception e spazi di accoglienza
Anche per questa categoria vale il requisito della qualificazione come “nuove costruzioni” secondo la direttiva europea.
Aspetti Procedurali e Tempistiche
Modalità di Presentazione
Le candidature devono essere caricate esclusivamente sulla piattaforma informatica del Dipartimento per lo Sport, accessibile all’indirizzo https://avvisibandi.sport.governo.it/. La piattaforma sarà operativa dalle ore 12:00 del 15 settembre 2025 fino alle ore 24:00 del 15 ottobre 2025.
Il termine di presentazione è perentorio ai sensi dell’articolo 2, comma 2 dell’avviso, con conseguente inammissibilità delle candidature presentate oltre la scadenza. Ciascun comune può presentare una sola proposta di intervento, pena l’inammissibilità di tutte le candidature presentate dal medesimo soggetto.
Documentazione Richiesta
La candidatura deve essere corredata della documentazione tecnica e amministrativa specificata nell’avviso. La completezza documentale costituisce requisito di ammissibilità, non essendo previste procedure di subsanazione o integrazione successiva.
Obbligazioni Post-Aggiudicazione
Garanzie Fidejussorie
I comuni beneficiari devono costituire, contestualmente alla sottoscrizione dell’accordo, una garanzia fidejussoria dell’importo pari all’1% del contributo assegnato. La garanzia deve essere prestata secondo le modalità indicate negli schemi allegati all’avviso.
L’escussione della garanzia avviene in caso di mancata aggiudicazione e contrattualizzazione con l’operatore economico entro 120 giorni dalla stipula dell’accordo. Il termine decorre dalla data di sottoscrizione e non ammette proroghe, salvo che la mancanza non sia imputabile a cause estranee alla volontà dell’ente beneficiario.
Cronoprogramma di Realizzazione
Gli interventi devono essere ultimati e rendicontati entro il 30 giugno 2026, termine derivante dai vincoli temporali del PNRR. Tale scadenza è improrogabile e la sua mancata osservanza comporta la revoca del finanziamento con obbligo di restituzione delle somme eventualmente erogate.
La rendicontazione deve essere effettuata secondo le modalità stabilite dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 settembre 2021 e dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze dell’11 ottobre 2021.
Conformità Ambientale e Sostenibilità
Principio DNSH
Tutti i progetti devono dimostrare il rispetto del principio “Do No Significant Harm” attraverso la verifica di compatibilità con i sei obiettivi ambientali europei:
- Mitigazione dei cambiamenti climatici
- Adattamento ai cambiamenti climatici
- Uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine
- Economia circolare, compresi prevenzione e riciclaggio dei rifiuti
- Prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo
- Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
La conformità deve essere dimostrata sia in sede di progettazione sia durante l’esecuzione e il monitoraggio degli interventi.
Criteri di Vaglio Tecnico
Il Regolamento Delegato UE 2023/2486 introduce criteri specifici per determinare il contributo sostanziale agli obiettivi ambientali. I progetti devono essere valutati secondo tali parametri, con particolare attenzione all’efficienza energetica e all’utilizzo di materiali sostenibili.
Considerazioni Conclusive
L’avviso rappresenta un’opportunità significativa per i piccoli comuni, ma richiede un approccio metodico e una pianificazione accurata. La complessità procedurale e i vincoli temporali impongono una valutazione attenta della sostenibilità organizzativa dell’iniziativa.
La natura a sportello della procedura privilegia la prontezza operativa rispetto alla completezza progettuale, richiedendo agli enti una preparazione preliminare accurata per massimizzare le possibilità di successo.