Concordato preventivo biennale: scadenza dichiarazione dei Redditi 2025 entro il 31 luglio https://www.studiopizzano.it/scadenza-concordato-preventivo-biennale-scadenza-dichiarazione-dei-redditi-2025-entro-il-31-luglio/ |
Il 31 luglio 2025 rappresenta una scadenza cruciale per i contribuenti che intendono aderire alla seconda fase del concordato preventivo biennale. Questa procedura, introdotta dal D.Lgs. n. 13/2024, richiede la presentazione puntuale della dichiarazione dei redditi, accompagnata dalla valutazione della proposta elaborata dall'Amministrazione finanziaria.
Il concordato preventivo biennale è uno strumento introdotto per migliorare la compliance fiscale. Si tratta di un accordo tra il contribuente e l’Amministrazione finanziaria che prevede il pagamento di un importo forfettario calcolato sulla base degli ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità).
L’adesione comporta due principali vantaggi:
Tuttavia, è essenziale sottolineare che accettare la proposta significa assumersi un impegno finanziario, che potrebbe non essere conveniente per tutti i contribuenti.
La scadenza del 31 luglio 2025 non è isolata, ma fa parte di un percorso normativo e operativo ben definito. Ecco le principali date da tenere a mente:
Entro questa data, l’Agenzia delle Entrate dovrà mettere a disposizione il software ISA 2025, che calcolerà gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale per il periodo d’imposta 2024. Questi indicatori sono cruciali per determinare la proposta di concordato.
Il software elaborato dall’Agenzia consentirà di generare la proposta di concordato preventivo biennale. Questa proposta sarà inviata ai contribuenti interessati, che dovranno valutare attentamente se accettarla o meno.
Il termine ultimo per inviare i modelli Redditi relativi al 2024 coincide con la scadenza per l’accettazione della proposta di concordato. L’accettazione sarà vincolante e comporterà l’obbligo di versare quanto stabilito nei termini previsti.
La proposta di concordato è basata su un algoritmo che tiene conto di diversi fattori, tra cui:
Ad esempio, un contribuente con un reddito imponibile medio di €50.000 e un indice ISA di 8 (su una scala da 1 a 10) potrebbe ricevere una proposta di versamento aggiuntivo pari al 5% del reddito dichiarato, ossia €2.500.
Per i contribuenti con indici ISA più bassi, invece, il versamento potrebbe essere più elevato, al fine di compensare il rischio percepito dall’Amministrazione finanziaria.
Non tutti i contribuenti possono accedere al concordato preventivo biennale. Sono esclusi, ad esempio:
La platea di potenziali aderenti comprende circa 2,5 milioni di contribuenti, un numero significativo che riflette il crescente interesse per questa misura, nonostante le difficoltà riscontrate nella prima edizione.
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