Regolarizzazione fattura da fornitore estero identificato in Italia: procedura corretta e adempimenti https://www.studiopizzano.it/regolarizzazione-fattura-da-fornitore-estero-identificato-in-italia-procedura-corretta-e-adempimenti/ |
Ho comprato della merce da un fornitore tedesco tramite Amazon Marketplace e ho ricevuto una fattura cartacea che presenta alcune particolarità. Il fornitore, pur essendo un'azienda tedesca, ha un rappresentante fiscale in Italia con partita IVA italiana. La fattura è stata emessa senza IVA, riportando la dicitura 'Inversione contabile - Articolo 194 Direttiva 2006/112/EC', ed è arrivata in formato pdf via mail senza transitare attraverso il Sistema di Interscambio (SDI). Vorrei sapere se è corretto che la fattura non sia passata attraverso lo SDI e se devo emettere un'autofattura elettronica TD18 per il reverse charge. In caso affermativo, mi piacerebbe avere indicazioni su come compilare correttamente il documento TD18. |
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La fattura è stata emessa da un venditore con sede in Germania ma con partita IVA italiana. Questo è un caso tipico di venditore estero identificato ai fini IVA in Italia, probabilmente perché effettua un volume significativo di vendite a clienti italiani. Inoltre, un soggetto estero identificato ai fini IVA in Italia non è tenuto a trasmettere le fatture tramite il Sistema di Interscambio (SdI). L'obbligo di fatturazione elettronica tramite SdI è previsto solo per le operazioni effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia, ciò in quanto anche se un soggetto estero è identificato in Italia, tramite identificazione diretta o rappresentante fiscale, mantiene comunque lo status di soggetto estero. Di conseguenza, le operazioni effettuate nei confronti di tali soggetti sono considerate "transfrontaliere" e non rientrano nell'obbligo di fatturazione elettronica
La fattura riporta la dicitura "Inversione contabile - Articolo 194 Direttiva 2006/112/EC" e questo indica che l'operazione è soggetta al meccanismo del reverse charge (o inversione contabile). L'Articolo 194 della Direttiva 2006/112/EC prevede il meccanismo dell'inversione contabile per determinate operazioni tra soggetti passivi IVA. In particolare:
Il meccanismo dell'inversione contabile si applica in questo caso perché:
In questa situazione, l'IVA deve essere assolta dall'acquirente tramite il meccanismo del reverse charge. Ciò significa che dovrà:
Per emettere correttamente un documento elettronico di tipo TD18 per l'integrazione di un acquisto intracomunitario, è necessario seguire questi passaggi:
L'errore che riceve inserendo la partita IVA italiana del fornitore è dovuto al fatto che nel TD18 il cedente deve essere identificato con i suoi dati esteri, non con quelli italiani. La partita IVA italiana del fornitore non va quindi inserita in questo documento. Il TD18 serve proprio a integrare l'IVA su un acquisto da fornitore UE con partita IVA del suo paese, non per acquisti da soggetti con partita IVA italiana.
Se non possiede la partita IVA estera del fornitore, può rimediare nel seguente modo quando emette il documento elettronico TD18:
Utilizzando questo metodo, il Sistema di Interscambio accetterà il documento senza segnalare errori relativi alla partita IVA italiana del fornitore
Ricordi di inviare il TD18 al Sistema di Interscambio entro il 15 del mese successivo alla ricezione della fattura originale.
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