Nuove regole sul contante 2025: limiti, deroghe e sanzioni https://www.studiopizzano.it/nuove-regole-sul-contante-2025-limiti-deroghe-e-sanzioni/ |
Nel 2025, il limite all'uso del contante in Italia è fissato a 5.000 euro: una soglia che mira a migliorare la trasparenza delle transazioni economiche e a contrastare l’evasione fiscale. Questo articolo approfondisce tutto ciò che c'è da sapere su limiti, eccezioni, obblighi e sanzioni, con un linguaggio semplice ma preciso, utile sia ai privati cittadini sia ai professionisti del settore. Scopriamo insieme le regole e le implicazioni pratiche di questa normativa.
Dal 1° gennaio 2025, il limite massimo per i pagamenti in contanti sarà di 5.000 euro. Questo significa che le transazioni di importo superiore a tale soglia dovranno essere effettuate esclusivamente con strumenti di pagamento tracciabili, come bonifici bancari, assegni bancari o circolari, carte di credito o di debito, oppure tramite istituti autorizzati come banche, Poste Italiane o istituti di moneta elettronica.
La normativa vieta il trasferimento di denaro contante o titoli al portatore (sia in euro che in valuta estera) tra soggetti diversi per qualsiasi tipo di operazione, a prescindere dalla natura del rapporto: può trattarsi di un pagamento commerciale, di una donazione, di un prestito tra familiari o di qualsiasi altra forma di trasferimento economico.
Un aspetto centrale di questa normativa è che il limite non può essere aggirato attraverso operazioni frazionate. I pagamenti suddivisi in più tranche, effettuati in momenti diversi, sono considerati un’unica operazione se l’importo complessivo supera i 5.000 euro e riguardano lo stesso rapporto economico.
Esempio pratico - Se un professionista riceve un incarico per un valore complessivo di 6.000 euro, non potrà accettare due pagamenti separati di 3.000 euro in contanti per aggirare la soglia. Anche in questo caso, il trasferimento dovrà avvenire attraverso strumenti tracciabili.
Il limite all'uso del contante non è una novità assoluta: rappresenta un tassello di un quadro normativo che l’Italia aggiorna da anni per favorire la trasparenza finanziaria. Questo limite ha tre obiettivi principali:
Se l’importo da trasferire supera i 5.000 euro, il denaro deve essere movimentato attraverso intermediari autorizzati. Gli strumenti tracciabili garantiscono che ogni transazione sia registrata e verificabile, contribuendo alla trasparenza e alla sicurezza del sistema economico.
Tra gli strumenti consentiti troviamo:
Esistono casi specifici in cui il limite dei 5.000 euro non si applica. Una delle principali deroghe riguarda le transazioni con cittadini stranieri non residenti in Italia e non appartenenti all’Unione Europea o allo Spazio Economico Europeo (ad esempio, turisti extra UE). In queste circostanze, il limite sale a 15.000 euro, ma solo per operazioni effettuate da operatori del commercio al dettaglio o da agenzie di viaggi e turismo.
Per beneficiare della deroga, il venditore o prestatore di servizi deve rispettare una procedura specifica:
Esempio pratico Un turista americano acquista un orologio di lusso per un valore di 12.000 euro. Il commerciante può incassare l’intero importo in contanti, ma solo se ha inviato la comunicazione preventiva e rispetta tutti i requisiti documentali.
Le violazioni del limite all’uso del contante comportano sanzioni amministrative pecuniarie che variano in base all’importo trasferito:
Queste sanzioni vengono applicate sia a chi effettua il pagamento sia a chi lo riceve. È quindi fondamentale che entrambe le parti rispettino le regole.
Esempio pratico - Se un imprenditore accetta un pagamento in contanti di 20.000 euro senza rispettare la normativa, rischia una multa minima di 1.000 euro. Se l’importo supera i 250.000 euro, la sanzione potrebbe salire fino a 250.000 euro.
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