Gestione Separata INPS: Nuove Regole per i Liberi Professionisti alla Luce delle Sentenze della Corte Costituzionale https://www.studiopizzano.it/gestione-separata-inps-nuove-regole-per-i-liberi-professionisti-alla-luce-delle-sentenze-della-corte-costituzionale/ |
Nel complesso panorama previdenziale italiano, la Gestione Separata INPS rappresenta un elemento cruciale per molti liberi professionisti. Recenti sentenze della Corte Costituzionale hanno portato significative novità in questo ambito, chiarendo alcuni aspetti fondamentali relativi all'obbligo di iscrizione e al pagamento delle sanzioni. In questo articolo, esamineremo in dettaglio cosa sia la Gestione Separata, chi sia tenuto ad iscriversi e quali siano le importanti novità introdotte dalle recenti pronunce della Consulta.
La Gestione Separata è un fondo pensionistico istituito dall'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) nel 1995 con la legge n. 335. Il suo scopo principale è quello di fornire una copertura previdenziale a categorie di lavoratori che altrimenti ne sarebbero sprovvisti. Si tratta di un "fondo pensionistico di chiusura", pensato per garantire che tutti i lavoratori abbiano una forma di tutela previdenziale.
L'iscrizione alla Gestione Separata è obbligatoria per diverse categorie di lavoratori, tra cui:
È importante sottolineare che anche i professionisti iscritti ad un albo, ma che non versano contributi alla propria cassa di categoria (ad esempio per non aver raggiunto determinati limiti di reddito), sono tenuti all'iscrizione alla Gestione Separata.
Nel 2022 e nel 2024, la Corte Costituzionale ha emesso due importanti sentenze che hanno chiarito alcuni aspetti controversi relativi all'iscrizione alla Gestione Separata:
In entrambi i casi, la Corte ha confermato l'obbligo di iscrizione alla Gestione Separata per i professionisti che non versano il contributo soggettivo alla propria cassa di categoria. Tuttavia, ha anche stabilito un principio fondamentale: i professionisti non possono essere sanzionati per la mancata iscrizione alla Gestione Separata nel periodo precedente all'entrata in vigore della norma che ha chiarito questo obbligo (16 luglio 2011).
Queste sentenze hanno importanti conseguenze per molti liberi professionisti:
L'iscrizione alla Gestione Separata può essere effettuata online attraverso il sito dell'INPS o recandosi presso un ufficio territoriale dell'Istituto. I contributi si versano tramite modello F24, alle stesse scadenze previste per il pagamento delle imposte sui redditi.Per il 2024, le aliquote contributive sono:
È importante ricordare che esiste un massimale di reddito oltre il quale non si pagano contributi (per il 2024 è di 113.520 euro) e un minimale contributivo al di sotto del quale si devono comunque versare i contributi minimi.
Le recenti sentenze della Corte Costituzionale hanno portato chiarezza su un tema complesso come quello dell'iscrizione alla Gestione Separata INPS. Se da un lato è stato confermato l'obbligo di iscrizione per molti liberi professionisti, dall'altro è stata riconosciuta la buona fede di chi non si era iscritto prima del 2011, esonerando questi soggetti dal pagamento delle sanzioni.È fondamentale che ogni libero professionista valuti attentamente la propria posizione previdenziale, considerando non solo gli obblighi verso la propria cassa di categoria, ma anche quelli relativi alla Gestione Separata INPS. In caso di dubbi, è sempre consigliabile consultare un esperto in materia previdenziale per evitare spiacevoli sorprese in futuro e garantirsi una adeguata copertura previdenziale.
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