Calendario fiscale 2025: la semplificazione promessa è davvero realtà?
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Calendario fiscale 2025: la semplificazione promessa è davvero realtà?

Pubblicato il12 Febbraio 2025 di Sabatino Pizzano

Un calendario fiscale 2025 ricco di scadenze e adempimenti mette alla prova contribuenti, professionisti e imprese. Nonostante le intenzioni del legislatore, la riforma introdotta dal Decreto Legislativo n. 1/2024 sembra aver complicato ulteriormente il panorama fiscale.

Il peso delle nuove scadenze

Il 2025 si presenta come un anno fiscalmente impegnativo. Il legislatore, con l’obiettivo dichiarato di semplificare, ha introdotto una serie di modifiche attraverso il Decreto Legislativo n. 1/2024, ma la realtà che emerge dal calendario fiscale è tutt'altro che lineare. Le scadenze non solo si confermano numerose, ma in alcuni casi risultano ancora più articolate, lasciando professionisti e contribuenti in difficoltà.

Il cuore della riforma riguarda la riorganizzazione dei termini per la presentazione delle dichiarazioni fiscali, l’introduzione del concordato preventivo biennale e la gestione dei modelli dichiarativi come il 730. Tuttavia, l’effetto complessivo è un sistema che richiede ancora maggiore attenzione e pianificazione.

Dichiarazioni dei redditi: nuove regole, ma la gestione resta complessa

Uno dei principali cambiamenti introdotti dalla riforma fiscale riguarda i termini per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, sia per le persone fisiche che per i soggetti IRES (società di capitali e altri enti).

Secondo quanto previsto dall’articolo 11 del D.Lgs. n. 1/2024, i nuovi termini sono i seguenti:

Concordato preventivo biennale: opportunità o rischio?

Il concordato preventivo biennale, introdotto dalla riforma fiscale del 2024, è stato pensato per semplificare e rendere più prevedibili gli obblighi fiscali dei contribuenti. Tuttavia, si tratta di uno strumento ancora poco utilizzato, in parte per la sua novità, in parte per le complessità operative.

Il concordato consente ai contribuenti di definire, in accordo con l’Agenzia delle Entrate, un’imposta sostitutiva calcolata su una base imponibile concordata per due anni fiscali consecutivi. Nel 2025, i termini da rispettare sono:

Modello 730 e dichiarazione precompilata: a chi conviene

Il modello 730 rimane uno degli strumenti più utilizzati dai contribuenti per la dichiarazione dei redditi, soprattutto da chi ha un rapporto di lavoro dipendente o percepisce una pensione. La riforma non ha modificato le scadenze principali, che restano le seguenti:

Un aspetto importante riguarda la dichiarazione precompilata. I dati necessari, come le spese mediche registrate dal Sistema Tessera Sanitaria, devono essere trasmessi entro il 31 gennaio 2025. I sostituti d’imposta, invece, devono inviare le Certificazioni Uniche (CU) entro il 17 marzo 2025.

Le altre scadenze chiave del 2025

Oltre alle dichiarazioni dei redditi e al concordato, il 2025 si caratterizza per un fitto calendario di adempimenti. Tra le date più rilevanti troviamo:

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