ASD e SSD in Regime 398/91, vale il comportamento concludente anche in assenza di comunicazioni https://www.studiopizzano.it/asd-e-ssd-in-regime-398-91-vale-il-comportamento-concludente-anche-in-assenza-di-comunicazioni/ |
Le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e le Società Sportive Dilettantistiche (SSD) rappresentano una realtà fondamentale nel panorama sportivo italiano. Grazie alla Legge 16 dicembre 1991, n. 398, hanno la possibilità di accedere a un regime fiscale agevolato, a patto di rispettare determinate condizioni. In questo articolo, esploreremo le disposizioni principali della legge e come le ASD possono navigare tra opzioni forfettarie e adempimenti fiscali.
Le ASD e le SSD che hanno generato proventi inferiori a €400.000 nell'anno precedente possono optare per un regime forfettario sia per l'IVA che per le imposte sui redditi. Questa soglia è cruciale per accedere ai benefici fiscali.
Il regime agevolato ex Legge 398/91 prevede la determinzione delle imposte dirette IRES e IRAP con il metodo forfettario. Ai ricavi di natura commerciale si applica un coefficiente di redditività pari al 3% e su questo applicare le alquote IRES e IRAP previste. Anche il calcolo dell'IVA avviene con il metodo forfettario e pertanto non vi è il tradizionale calcolo in base al quale l’ammontare da versare all’erario viene dato dalla differenza tra IVA a credito ed IVA a debito bensì L'applicazione della 398/91 prevede di calcolare l'iva dovuta tramite la forfetizzazione al 50% dell'iva a debito.
L'opzione per il regime forfettario va comunicata nella dichiarazione IVA, specificatamente barrando la casella 1 di rigo VO30. Per l'anno fiscale 2024, questa comunicazione è essenziale per confermare la scelta.
L'opzione è vincolante per almeno cinque anni e può essere revocata barrando la casella 2 del medesimo quadro VO. La revoca ha effetto dal quinquennio successivo.
Anche gli enti esonerati dalla dichiarazione IVA, come le ASD e le SSD nel regime della Legge n. 398/1991, devono comunicare la loro scelta. Questo avviene allegando il quadro VO compilato alla dichiarazione dei redditi e selezionando l'apposita casella sul Mod. REDDITI.
Le ASD e le SSD possono svolgere attività commerciali legate agli scopi istituzionali senza rinunciare al regime forfettario, a condizione che i ricavi non superino la soglia prestabilita. Tuttavia, eventuali attività commerciali non connesse richiedono la normale gestione IVA, inclusa la dichiarazione annuale.
Il D.P.R. n. 442/1997 ha introdotto la nozione di "comportamento concludente", attraverso il quale l'opzione o la revoca del regime fiscale è riconosciuta valida dal fisco sulla base dei comportamenti effettivi dell'ente, piuttosto che dal rispetto di formalità specifiche.
Importante è la comunicazione alla SIAE, che deve avvenire prima dell'inizio dell'anno solare, indipendentemente dalla cadenza dell'esercizio fiscale.
Se nel corso dell'anno fiscale l'ASD (o la SSD) supera il limite di €400.000, l'opzione per il regime forfettario decade automaticamente dal mese successivo a quello del superamento.
Nonostante le violazioni formali, come omissioni o ritardi nella comunicazione, l'opzione per il regime forfettario resta valida. Tuttavia, queste inosservanze possono comportare sanzioni amministrative da €250,00 a €2.000,00, come previsto dall'art. 8, comma 1, D.Lgs. n. 471/1997.
Di seguiti alcuni esempi pratici che possono aiutare a comprendere meglio le disposizioni della Legge 16 dicembre 1991, n. 398, e il loro impatto sulle ASD e SSD.
Una ASD di tennis ha avuto ricavi totali nel 2023 per €350.000, derivanti sia dalla quota associativa sia da attività commerciali connesse (come lezioni di tennis e affitto campi). Per accedere al regime forfettario, l'ASD deve:
Una SSD di calcio, dopo quattro anni di applicazione del regime forfettario, decide di revocare l'opzione perché prevede di superare la soglia di ricavi commerciali di €400.000 l'anno successivo. La SSD deve:
Una ASD organizza eventi musicali e deve pagare i diritti SIAE. Anche se l'ASD adotta il regime forfettario, deve:
Un'ASD dimentica di barrare la casella 1 di rigo VO30 nella dichiarazione IVA per confermare l'opzione al regime forfettario. Nonostante ciò, l'ASD:
Un club di nuoto ASD durante l'anno fiscale 2024 supera i ricavi di €400.000 a settembre a causa di un evento straordinario. Di conseguenza, l'ASD deve:
La Legge 16 dicembre 1991, n. 398 offre alle ASD e SSD italiane un'opportunità significativa di ridurre il carico fiscale. Tuttavia, è fondamentale che le associazioni restino informate e rispettino le procedure necessarie per mantenere i benefici del regime agevolato.
Domande e Risposte
D: Quali ASD possono optare per il regime forfettario IVA e imposte sui redditi?
R: ASD che hanno realizzato proventi da attività commerciale per un importo non superiore a 400.000 euro nel periodo d'imposta precedente.
D: Come si esercita l'opzione per il regime forfettario?
R: Barrando la casella 1 di rigo VO30 della dichiarazione IVA 2024.
D: Per quanto tempo dura l'opzione per il regime forfettario?
R: Almeno per un quinquennio, salvo revoca.
D: Come devono comunicare l'opzione le ASD esonerate dalla presentazione della dichiarazione IVA?
R: Allegando il quadro VO debitamente compilato alla dichiarazione dei redditi o barrando l'apposita casella sul frontespizio del Mod. REDDITI 2024.
D: Cosa succede se le ASD superano il limite di 400.000 euro di proventi da attività commerciale?
R: Gli effetti dell'opzione cessano automaticamente dal mese successivo a quello in cui il limite è stato superato.
D: È possibile esercitare l'opzione per il regime forfettario anche con comportamento concludente?
R: Sì, mettendo in opera il comportamento concludente e comunicandolo all'Amministrazione finanziaria.
D: Quali sono le conseguenze della violazione formale dell'opzione per il regime forfettario?
R: Sanzione amministrativa da 250,00 a 2.000,00 euro.
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